Operazione Andromeda, altri interrogatori in carcere

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Lamezia Terme – Si sono svolti quest’oggi altri interrogatori in carcere a seguito dell’operazione Andromeda condotta da Dda ed eseguita dalla Squadra Mobile di Catanzaro nei confronti della cosca Iannazzo-Cannizzaro-Daponte.

Nel carcere di Cosenza son stati interrogati dal Gip Caliò Emanuele Iannazzo, difeso dagli avvocati Andricciola e Larussa, che si è avvalso della facoltà di non rispondere; Peppino Buffone che non ha risposto al Gip ed è difeso dagli avvocati Andricciola e Gambardella; Vincenzo Torcasio, facoltà di non rispondere, difeso dall’avvocato Larussa e Staiano così come Antonio Muraca, anch’egli difeso da Larussa  e Spinelli che non ha risposto al Gip. Interorgatorio a Cosenza anche per Alfredo Gagliardi, facoltà di non rispondere, difeso dall’avvocato Larussa.

Sempre nel carcere cosentino davanti al Gip Caliò si sono svolti gli interrogatori sia di Vincenzo Iannazzo, difeso dall’avvocato Massimiliano Carnovale, che di Francesco (detto “Ciccio Cafarone”) Iannazzo difeso dall’avvocato Gambardella. A Catanzaro, davanti al Gip Commodaro, si sono svolti invece gli interrogatori di Gino Daponte, difeso dall’avvocato Gambardella, che si è avvalso della facoltà di non rispondere e Angelo Anzalone, difeso dall’avvocato Larussa, che si è avvalso della facoltà di non rispondere. Koval Vasyl difeso dagli avvocati Domenico Folino e Diego Brancia ha invece risposto all' interrogatorio di garanzia negando ogni addebito. Un altro tra gli interrogatori in carcere è stato quello di Vincenzo Bonaddio nel supercarcere di Spoleto dove, difeso dall’avvocato Pagliuso, si è avvalso della facoltà di non rispondere.

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