Operazione "Basso profilo", al via interrogatori di garanzia: imprenditori Gallo e Gigliotta non rispondono al gip

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Catanzaro - Sono iniziati questa mattina alle 10 gli interrogatori di garanzia per coloro che sono stati destinatari di misure cautelari nell'ambito dell'operazione "Basso profilo". Si parte dall'imprenditore Antonio Gallo, accusato di associazione a delinquere di stampo mafioso e di essere l'imprenditore in grado di interloquire, anche direttamente, con i boss delle cosche. Ed è lui la figura centrale dell'indagine "Basso profilo", che ha portato alla notifica di 50 misure cautelari. Nel pomeriggio si troveranno di fronte al giudice anche Luciano D’Alessandro e Vincenzo De Luca entrambi in carcere. Alle 12 sarà il turno dell’imprenditore Umberto Gigliotta, detenuto a Vibo Valentia e alle 15 invece toccherà a Tommaso Rosa, detenuto a Rossano. Ancora da fissare, invece, l'interrogatorio di Franco Talarico. 

L'imprenditore Antonio Gallo si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al giudice che lo ha interrogato dopo il provvedimento di custodia cautelare in carcere. Gallo, difeso dall'avvocato Pietro Mancuso, è ritenuto il "braccio imprenditoriale" delle cosche e sarebbe stato molto legato all'assessore regionale Francesco Talarico, finito agli arresti domiciliari. Anche un altro imprenditore, Umberto Gigliotta, ritenuto legato ai clan del Crotonese, difeso dall'avvocato Maurizio Belmonte, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Per quanto riguarda il segretario nazionale dimissionario dell'Udc, Lorenzo Cesa, indagato nell'ambito del procedimento, ha chiesto di essere sentito dalla procura guidata da Nicola Gratteri per fornire la propria versione dei fatti.

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