Lamezia, operazione Crisalide: indagini anche su rapporti con ambienti politici: tre avvisi di garanzia

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Lamezia Terme - I carabinieri stanno svolgendo indagini su presunti rapporti tra ambienti politici di Lamezia Terme e le cosche di 'ndrangheta Cerra-Torcasio-Gualtieri, colpite dall'operazione “Crisalide” che ha portato stamattina al fermo di 52 persone. É quanto si é appreso nel corso della conferenza stampa convocata per illustrare i particolari dell'operazione. L'inchiesta, secondo quanto ha reso noto il procuratore aggiunto di Catanzaro, Giovanni Bombardieri, ha consentito di fare emergere "i rapporti tra le cosche e alcuni referenti politici in relazione alle ultime elezioni comunali a Lamezia, svoltesi nel 2015. Siamo riusciti, tra l'altro - ha detto Bombardieri - a monitorare l'incontro tra i vertici della cosca e un candidato che per paura di essere riconosciuto si presenta nel quartier generale del gruppo criminale tenendo sempre il cappuccio della felpa sulla testa". Proprio per approfondire i legami tra ambienti politici di Lamezia Terme e la criminalità organizzata questa mattina i carabinieri hanno effettuato alcune perquisizioni.

Dall’operazione Crisalide emergono anche tre nuovi indagati. Si tratta dell’attuale vicepresidente del consiglio comunale lametino Giuseppe Paladino, di suo padre Giovanni e di Pasqualino Ruberto, consigliere comunale dimissionario dopo l’inchiesta “Robin Hood” che lo ha visto coinvolto, ma che non avrebbe avuto contatti diretti con la cosca. Nei loro confronti sono oggi state eseguite delle perquisizioni e notificati degli avvisi di garanzia. Le indagini sono ancora aperte e al vaglio degli inquirenti vi sarebbe l’ipotesi di uno scambio politico-mafioso per le elezioni amministrative 2015 con il coinvolgimento della cosca “Cerra-Torcasio-Gualtieri”.

Sulla vicenda è intervenuto Pasqualino Ruberto sulla sua pagina facebook, che in merito ha dichiarato:"Ottima operazione ed in galera chi è mafioso o contiguo alla criminalità organizzata. La vita democratica - prosegue Ruberto - deve avere agibilità piena e mi sta bene pure ricevere avviso di garanzia (atto dovuto) per conoscere e difendere la mia persona da eventuali indotte accuse inesistenti. Sono sempre stato lontano da queste schifose pratiche elettorali e non mi sono mai appartenute. Non ho responsabilità su azioni poste in essere da miei candidati e saranno loro a pagare o a chiarire le proprie posizioni". 

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