Operazione Crisalide - REAZIONI

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Lamezia Terme – Dopo l’operazione “Crisalide” scattata all’alba di questa mattina con 52 fermi emessi contro affiliati alla cosca cosca 'ndranghetista "Cerra – Torcasio - Gualtieri" nella piana di Lamezia, sono emerse le prime reazioni, tra cui quella del primo cittadino Paolo Mascaro.

Sindaco Mascaro: “Occasione per far nascere una Lamezia diversa”

“Non posso non esprimere immediato plauso e compiacimento per l'operazione “Crisalide” che ha condotto nella giornata odierna al fermo di 52 presunti affiliati alla cosca 'ndranghetistica “Cerra-Torcasio-Gualtieri”. La detta operazione sembra aver portato alla luce mandanti ed esecutori di tutte le intimidazioni che negli ultimi anni hanno colpito la città di Lamezia Terme conducendola a momenti di sconforto e quasi di impotenza nonché aver inferto un duro colpo ai traffici di sostanze stupefacenti ed alle altre attività criminali. E' l'ulteriore conferma della grande attenzione che gli organi inquirenti ed investigativi, ai quali indirizzo il più sentito ringraziamento a nome dell'intera comunità che rappresento, hanno indirizzato verso il nostro territorio, con risultati sempre più confortanti sulla possibilità per la nostra Città di finalmente rivedere la luce dopo decenni bui di violenze e sopraffazioni.

Detta importante operazione simbolicamente avviene in una data che costituisce per la Nazione giornata di doverosa riflessione e di vivo ricordo sull'operato di uomini coraggiosi che hanno dedicato e sacrificato la propria vita pur di garantire ai cittadini legalità e giustizia. Avviene, altresì, alla vigilia dell'anniversario della pagina forse più nera della storia di Lamezia ma finalmente 26 anni dopo anche Pasquale e Francesco possono dall'alto sperare che i loro congiunti avranno la possibilità di serenamente vivere in una Città diversa da quella da loro prematuramente lasciata ed alla quale hanno dovuto sacrificare la propria vita di onesti lavoratori. Ora, comunque, spetta a noi, cittadini di questa terra, istituzioni, professionisti, imprenditori, lavoratori, pensionati, studenti, disoccupati, avere fiducia nello Stato, agire ed operare per la  legalità, denunciare ogni atteggiamento di sopraffazione, isolare mafiosi e delinquenti,  lavorare nell'interesse comune. Non lasciamoci sfuggire l'occasione di far nascere davvero una Lamezia diversa; non avremmo più attenuanti”.

Sinistra Italiana: “Altro durissimo colpo alla ‘ndrangheta lametina”

“Ancora una volta con l’operazione “Crisalide lo Stato infligge un altro durissimo colpo alla ‘ndrangheta lametina, colpendo alcune delle più pericolose cosche che per anni hanno tenuto sotto scacco la nostra comunità, insanguinando le strade con la violenza, “soffocando” gli imprenditori onesti e tutti i cittadini. Alla Magistratura e a tutte le forze dell’ordine va il nostro grazie per il lavoro di  tutti questi anni, che ha permesso di bonificare il nostro territorio dalle forze criminali e oggi ci consente di vivere in una comunità più libera e democratica”.

Piccioni: “Grazie alle Forze dell'ordine"

"Oggi e domani saranno due giornate di memoria e  impegno civile per tutto il nostro Paese e per la nostra città. Oggi - afferma il consigliere comunale Rosario Piccioni - ricordiamo i venticinque anni dalla strage di Capaci, un buco nero nella storia del nostro Paese sulla quale ancora oggi gravano terribili silenzi e ombre inquietanti, che segnò il momento più drammatico della lotta spietata di Cosa Nostra allo Stato italiano. In quella strage furono uccisi il magistrato Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e i tre agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. Domani ricorderemo i due netturbini Pasquale Cristiano e Francesco Tramonte, i nostri indimenticabili concittadini uccisi barbaramente all’alba del 24 maggio 1991 mentre svolgevano il loro lavoro. E' significativo che, nel contesto di questi due anniversari, proprio questa mattina sia stato dato un altro colpo decisivo con l'operazione Crisalide ad alcune cosche della 'ndrangheta lametina, che per decenni hanno insanguinato la nostra città. Grazie e ancora grazie a tutti gli uomini e le donne, delle Forze dell’Ordine e della magistratura, che in questi anni hanno inflitto colpi di portata storica alla criminalità organizzata sul nostro territorio". 

Coisp: "In Calabria serve un segnale di svolta" 

"Una frase agghiacciante, nel giorno del venticinquesimo anniversario della strage di Capaci. Lo Stato comprenda che in Calabria si e' in guerra". Lo ha detto all'Agi il segretario regionale generale del Coisp Calabria (Sindacato indipendente di polizia), Giuseppe Brugnano, rispetto all'intercettazione emersa nell'indagine che ha portato al fermo di 52 persone ritenute appartenenti alle cosche di Lamezia Terme, nella quale si fa riferimento alle stragi di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. "L'antistato - ha aggiunto Brugnano - e' in guerra non solo con armi ed esplosivi, ma anche rispetto ad una forma mentis, come dimostra la citazione di via D'Amelio e di Capaci che testimonia un modo di pensare oltre che di essere. Per questo lanciamo un appello allo Stato, ed in particolare al Ministro dell'Interno, affinche' sia dato un segnale di svolta in Calabria. Il Ministro Minniti ha compiuto diversi passi in avanti a confronto con la precedente gestione - ha aggiunto il Coisp - ma ora occorre investire sulle risorse, sugli uomini e sui mezzi in una regione difficile e complessa. Per onorare la memoria di Falcone e Borsellino occorre intervenire con scelte concrete e coraggiose. Non c'e' piu' tempo da perdere".

Barbanti (Pd): ”Si proceda con celerità per far luce su eventuali condizioni di illegalità della cosa pubblica lametina”

 "A Lamezia all’immobilismo dell’amministrazione comunale si contrappone l’intensa attività investigativa della Direzione investigativa antimafia di Catanzaro sui rapporti tra politica e mafia2. E' quanto dichiara il deputato Pd Sebastiano Barbanti che prosegue: "Proprio oggi, in concomitanza con le manifestazioni in memoria di Falcone e Borsellino, la Procura ha completato una straordinaria operazione di legalità procedendo all’ arresto di ben 52 soggetti legati alla criminalità organizzata ed ha anche confermato lo svolgimento di ulteriori indagini finalizzate a far emergere l’eventuale commistione tra le cosche lametine e consiglieri comunali eletti alle ultime elezioni amministrative.

Alle forze dell’ordine ed ai magistrati impegnati in questa importantissima attività, va naturalmente il mio plauso ed il mio ringraziamento, e non posso esimermi dal riscontrare, con profondo rammarico, che questa indagine insinua una condizione di illegalità molto preoccupante all’ interno della cosa pubblica, trattandosi dell’ennesimo episodio che evidenzia il probabile inquinamento del voto e quindi della rappresentanza politica in Consiglio Comunale. Indubbiamente gli indagati sapranno opportunamente rapportare la loro posizione agli organi competenti ma, trattandosi a mio avviso di una situazione sgradevole, che tra l’altro rischia di far sprofondare la città di Lamezia impedendole qualsiasi sviluppo di qualità, auspico che le forze dell’ordine e la magistratura procederanno con la massima celerità alla definizione di tali operazioni giudiziarie per far luce fino in fondo e sollevare la città anche solo dall’ ombra di misfatti così gravi e riprovevoli che tra l’altro potrebbero sollecitare il vaglio,nelle opportune sedi politico-istituzionali, per i provvedimenti del caso". 

Fittante: "Plauso alla Magistratura e Forze dell'ordine"

"Unisco a nome personale e del Centro "Riforme - Democrazia - Diritti - il plauso ed il ringraziamento per questa ulteriore operazione della Magistratura e delle Forze dell'Ordine" afferma Costantino Fittante, che prosegue: "negli ultimi anni l'intervento degli inquirenti è stato ampio ed efficace anche in assenza di una necessaria mobilitazione della società civile, malgrado i ripetuti appelli degli inquirenti e delle forze dell'ordine con la sollecitazione a denunciare e collaborare per debellare e bonificare il nostro territorio tanto inquinato dalla 'ndrangheta. L'operazione odierna e le notizie dell'indagine in corso relativa allo scambio politico - mafioso, mettono in evidenza due elementi alquanto preoccupanti. Il primo: scorrendo le foto degli arrestati, non si può non notare che quasi la metà sono giovani. Segno che le cosche, benchè colpite con l'arresto dei vertici, riescono tuttavia a ricomporre nuovi assetti reclutando giovani per impiegarli nei loro traffici; il secondo: la notifica dei tre avvisi di granzia sta ad indicare che il cordone ombelicale che collega candidati presenti nelle diverse competizioni elettorali e famiglie 'ndranghetiste non si mai interrotto. Questi due elementi sollecitano ancor di più  l'iniziativa della societa civile e dei cittadini sul versante dell'azione anti 'ndrangheta. Iniziative da realizzare diffusamente nelle scuole, nelle e tra le associazioni categoriali, nelle e tra le associazioni culturali, nell'azione delle istituzioni rappresentative che non possono, queste ultime limitarsi al plauso nell'immediatezza delle operazioni degli inquirenti per poi procedere come sempre. Bisogna creare il vuoto attorno alle famiglie mafiose, per fare in modo che non possano più tanto facilmente reclutare giovani per ricomporre nuove aggregazioni delinquenziali e chiamare alle loro responsabilità i partiti ed i movimenti che ripropongono nelle liste gli stessi soggetti o i loro eredi già citati e quanto meno corresponsabili dei due scioglimenti del Consiglio Comunale della nostra Città. Come dice il dott. Gratteri "Lo Stato ha fatto la sua parte", a noi spetta fare la nostra superando indifferenza, paure ingiustificate, subalternità, piccole e grandi compromessi e anche,forse inconsapevole, complicità". 

Colombo (Azione identitaria): Chiediamo accesso antimafia al Comune

"Dall’operazione Crisalide, che ha assestato un altro duro colpo alle consorterie criminali in città, viene fuori in questa fase embrionale dell’ indagine un certo collegamento tra consiglieri comunali e le suddette cosche coinvolte per quanto riguarda le ultime elezioni amministrative che si sono svolte a Lamezia Terme e che sono sfociate in avvisi di garanzia". Ad affermarlo, Igor Colombo di Azione identitaria, che prosegue: "A finire coinvolto è il vice-presidente del Consiglio Comunale, avvisato dell’indagine a suo carico da parte degli organi inquirenti, una nuova e brutta tegola sulla Giunta guidata dal sindaco Paolo Mascaro, se a questa si aggiunge l’inchiesta sulla compravendita dei voti che riguarda il padre dell’attuale presidente del Consiglio Comunale (in pratica i primi due eletti per numero di preferenze in città). Tutto ciò, è chiaro a tutti, non può lasciare indifferente nessuno e, nel pieno rispetto anche degli indagati che avranno tutto il tempo ed il diritto di chiarire la loro posizione, ritengo che  un segnale ora dovrà  arrivare da parte dello Stato.

Dagli elementi che si hanno risulta ovvio che nessuna condanna potrà essere emessa e non risulta nessuna responsabilità diretta del sindaco, perché in questo caso lui per primo sarebbe chiara vittima di un sistema machiavellico che da troppi anni persiste in città ed offende le persone oneste di Lamezia. Noi di Azione Identitaria invochiamo immediata chiarezza e pertanto chiediamo al Prefetto di Catanzaro  di valutare se vi sono le possibilità per l’invio di una commissione d’accesso anti-mafia al Comune di Lamezia Terme, per fugare qualsiasi dubbio o rischio di commistioni e connessioni tra politica e ndrangheta. Questa è una città che non conosce pace e troppi scandali periodicamente escono fuori ed interessano più o meno direttamente lo stesso comune di Lamezia Terme. Tale richiesta andrebbe a tutela sia di tutta l’amministrazione comunale che del sindaco in testa e di tutti i consiglieri che occupano gli scranni. Di sicuro nessuno può restare indifferente a tutto quello che sta succedendo e le reazioni delle varie forze politiche ed i propri rappresentanti non può ridursi ai soliti comunicati  stampa di plauso verso forze dell’ordine e magistrati". 

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