Dirty Soccer: nuovi avvisi di garanzia e perquisizioni, c'è anche partita Vigor Lamezia-Casertana

polizia-stato-dirty-soccer.jpg

Lamezia Terme - La Polizia di Stato sta eseguendo decreti di perquisizione con contestuali avvisi di garanzia, disposti dalla Procura della Repubblica di Catanzaro, a carico di 9 persone, tra cui calciatori e dirigenti di società sportive, ritenute responsabili di aver partecipato all’alterazione dei risultati delle partite di calcio Martina-Paganese (disputatasi il 20/12/2014), Vigor Lamezia-Casertana (disputatasi il 25/4/2015), Salernitana-Barletta (disputatasi il 25/4/2015) e Pistoiese-L’aquila (disputatasi il 12/4/2015), tutte del campionato di Lega Pro (Gironi B e C anno 2014/2015).

Alcuni degli indagati dell’operazione odierna erano già stati colpiti da avvisi di garanzia nell’ambito dell’operazione Dirty Soccer, eseguita nel mese di maggio, mentre alle nuove persone sottoposte a indagine è stata contestata la frode in competizioni sportive aggravata dall’essere oggetto di pronostici e scommesse. L’alterazione del risultato delle partite, infatti, aveva come fine l’illecito guadagno conseguente alle scommesse sul risultato.

I nomi

  • Felice Bellini, dirigente sportivo;
  • Claudio Arpaia, ex Presidente della Vigor Lamezia;
  • Giuseppe Perpignano, Presidente del Barletta all’epoca dei fatti;
  • Cosimo D’Eboli, Direttore generale della Paganese all’epoca dei fatti;
  • Adriano Favia, ex Vice Presidente dell’AS Martina 1947 s.r.l.;
  • Eugenio Ascari, Procuratore di calciatori;
  • Davide Matteini, calciatore San Paolo Padova all’epoca dei fatti;
  • Alessandro Romeo, calciatore della Pistoiese all’epoca dei fatti;
  • Giuseppe Cianciolo detto Peppe, Direttore sportivo dell’U.S. Poggibonsi all’epoca dei fatti.

Gli indagati dell’operazione odierna, che si inquadra nell’ambito delle attività investigative dell'inchiesta Dirty Soccer condotte dalla Squadra Mobile di Catanzaro unitamente al Servizio Centrale Operativo di Roma, sono ritenuti responsabili del reato di frode nelle competizioni di calcio oggetto di concorso pronostici e/o scommesse.

Nello specifico, con riguardo alla gara del 25 aprile 2015, tra Vigor Lamezia e Casertana è emerso che Felice Bellini, consulente di marketing della squadra all’epoca dei fatti,  forte di accordi stretti con la dirigenza della squadra calabrese si è prodigato a trovare un investitore disposto a finanziare una combine sulla partita in questione.In particolare Bellini ha chiesto ad un maltese in corso di  identificazione, 40.000 euro per finanziare l’alterazione della partita della Vigor, in favore della Casertana. Risulta che, in  ordine alla compagine calabrese, Bellini abbia ricevuto il “via libera”, relativamente alla combine, da parte del presidente Arpaia e forte di tale rassicurazione abbia effettuato diverse scommesse sportive sul risultato combinato.

Con riferimento all’incontro del 25 aprile 2015 tra la Salernita ed il Barletta dalle indagini è emerso che un gruppo di soggetti già indagati nelle precedenti tranches dell’operazione, senza il concorso di soggetti legati alla Salernitana, hanno proposto al massimo dirigente del Barletta di perdere la partita dietro pagamento di un lauto compenso. Con riguardo alla partita Pistoiese-L’aquila, valevole per la trentaduesima giornata del campionato di Lega Pro Girone “B”, si è accertato che Ercole Di Nicola, Direttore sportivo del L’aquila, già indagato per altre combines, ha sfruttato la sua fitta rete di conoscenze,  per alterare il risultato della partita Pistoiese-L’Aquila, in favore della sua squadra. Il d.s. aquilano ha proposto al calciatore della Pistoiese, Alessandro Romeo, attraverso l’intermediazione di Eugenio Ascari e Davide Matteini, procuratori ed agenti F.I.F.A., anch’essi già indagati, di combinare la partita appunto in favore dell’Aquila dietro promessa di un ingaggio, per la prossima stagione, nella compagine abruzzese, allo stesso Romeo. Di Nicola, mentre stava organizzando la combine per come sopra esposta, ha ricevuto la proposta da Peppe Cianciolo (direttore sportivo del Poggibonsi), di alterare la partita facendo in modo che, invece, fosse la Pistoiese ad uscire vittoriosa, con l’offerta a Di Nicola della somma di 25.000 euro che il d.s. aquilano rilanciava a 50.000.  In merito alla partita tra Martina Franca e Paganese, le risultanze di indagine segnalano che D’Eboli, direttore generale della Paganese, attraverso di Di Nicola, con l’intermediazione di Adriano Favia (ex dirigente dell’AS Martina 1947 srl), ha fatto pervenire, al presidente della compagine tarantina la proposta di alterare l’incontro calcistico tra il Martina Franca e la Paganese al fine di ottenere un pareggio o comunque un risultato favorevole alla squadra campana, in lotta per la salvezza. Risulta che il presidente del Martina Franca non abbia accettato la proposta avendo ritenuta la contropartita offerta non adeguata.

Durante le operazioni odierne, a carico dei nuovi indagati, per i quali è stato disposto anche il relativo decreto di perquisizione, è stato sequestrato materiale informatico utile al prosieguo delle indagini.

© RIPRODUZIONE RISERVATA