Operazione Eyphemos, sequestro di armi e denaro: 3 arresti

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Reggio Calabria - Durante la fase esecutiva dell'operazione Eyphemos, condotta ieri dalla Squadra mobile di Reggio Calabria e dal commissariato di Palmi, tre dei destinatari di misura cautelare sono stati arrestati anche in flagranza di reato per detenzione di armi clandestine. Domenico Laurendi, cui viene contestato il reato di associazione mafiosa col ruolo di promotore e organizzatore di una fazione nel locale di 'ndrangheta di Sant'Eufemia d'Aspromonte, deteneva una pistola cal. 6.35 priva di matricola, con caricatore e cartucce, nonché un coltello basculante, un pugnale e un machete. Diego Forgione e il figlio Domenico invece, entrambi accusati di associazione mafiosa, detenevano una pistola Beretta modello 70, cal. 7.65 con matricola cancellata e 28 cartucce di cui tre inserite nel caricatore e altri due caricatori. Inoltre nel corso dell'operazione è stato sequestrato denaro contante, e in particolare 62.155 euro e 230 dollari americani a Cosimo Idà (già vice Sindaco del Comune di Sant’Eufemia d’Aspromonte, cognato di Giuseppe Alvaro, accusato di associazione per delinquere di tipo mafioso con il ruolo di promotore ed organizzatore di una fazione mafiosa all’interno del locale di ‘ndrangheta di Sant’Eufemia d’Aspromonte), e 4430 euro a Domenico Luppino (già responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di Sant’Eufemia d’Aspromonte). A Milano, nel corso di perquisizione delegata nei confronti di un soggetto indagato, la Polizia ha sequestrato la somma di 105.000 euro. Infine nella disponibilità di alcuni arrestati sono state rinvenute armi e munizioni, sequestrate in via amministrativa: 13 fucili, 3 pistole ed il relativo vario munizionamento.

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