Operazione "Frontiera" e "Cinque lustri", a processo 40 persone cosca Muto

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Catanzaro - È stato rinviato a giudizio il boss della 'ndrangheta Francesco Muto, detto "il re del pesce". Lo ha deciso il gup distrettuale di Catanzaro, Carlo Saverio Ferraro, a conclusione dell'udienza preliminare scaturita dalle inchieste "Frontiera" e "Cinque lustri" condotte dalla Dda. Oltre che per Muto é stato disposto il processo per altre 39 persone. Altri 37 indagati nelle stesse inchieste hanno scelto il rito abbreviato, mentre tre saranno processati con giudizio immediato. L'inchiesta "Frontiera", in particolare, scaturita da un troncone dell'indagine sull'omicidio di Angelo Vassallo, il sindaco-pescatore di Pollica (Salerno) ucciso nel 2010, aveva portato nel luglio dello scorso anno all'arresto di 58 persone presunte appartenenti alla cosca Muto, indagate per associazione di tipo mafioso, associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, estorsione, rapina, usura e illecita concorrenza con violenza e minaccia. Partendo proprio dalla cosca Muto la Dda, il 19 gennaio scorso, aveva messo a segno l'inchiesta "Cinque lustri", che ha consentito di svelare un'associazione per delinquere di tipo mafioso finalizzata alla turbativa di gare d'appalto nel settore pubblico. Tra le persone coinvolte anche l'imprenditore cosentino Giorgio Barbieri. Le indagini, condotte dai carabinieri e dalla Guardia di finanza, sono state dirette dal procuratore della Repubblica Nicola Gratteri, dagli aggiunti Giovanni Bombardieri e Vincenzo Luberto e dai sostituti Camillo Falvo e Alessandro Prontera

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