Operazione "Gringia" nel vibonese, 4 condanne e 2 assoluzioni

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Vibo Valentia - La Corte d'Assise d'Appello, presidente Fabrizio Cosentino, ha emesso la sentenza nata dall'operazione antimafia denominata "Gringia" per il tentato omicidio e poi l'omicidio di Giuseppe Matina, detto "Gringia", fatti di sangue commessi a Stefanaconi, centro confinante con Vibo Valentia, nel dicembre 2011 e nel febbraio 2012 nell'ambito della faida che ha insanguinato il vibonese. La condanna all'ergastolo è stata confermata per i fratelli Giuseppe e Salvatore Patania, mentre Saverio Patania passa dalla condanna all'ergastolo a 30 anni di reclusione. Undici anni e sei mesi è invece la condanna per Nicola Figliuzzi, nuovo collaboratore di giustizia che in primo grado era stato condannato a 20 anni di reclusione. Assoluzioni confermate per Giuseppina Iacopetta, vedova del presunto boss di Stefanaconi Fortunato Patania, e per Nazzareno Patania. Altri omicidi per la medesima faida sono stati già oggetto di un separato procedimento penale così come quello per associazione mafiosa. Nel collegio difensivo, tra gli altri, anche gli avvocati Gemelli, Giuseppe Di Renzo, Nicola Cantafora, Gregorio Viscomi, Sergio Rotundo, Giancarlo Pittelli, Costantino Casuscelli e Antonio Larussa (per Nazzareno Patania).

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