Operazione “Lucignolo”, condannato Domenico Chirico a 5 anni e 4 mesi

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Lamezia Terme - Il Collegio del Tribunale di Lamezia Terme, presieduto da Carlo Fontanazza e, a latere, i giudici Prignani e Martire, al termine del processo con rito abbreviato, ha condannato Domenico Chirico, 39 anni, “u duru”, difeso dall’avvocato Domenico Villella, alla pena di 5 anni e 4 mesi di reclusione e 2.000 euro di multa perché ritenuto colpevole del reato di estorsione aggravato dal metodo mafioso. Inoltre, ha applicato a Chirico la pena accessoria dell’interdizione perpetua dai pubblici uffici e dell’interdizione legale durante la pena, oltre al pagamento delle spese di giudizio e  di custodia. L’accusa è stata sostenuta in aula dal Pm Luigi Maffia, applicato per la Dda in questo processo.

Domenico Chirico era stato arrestato nel giugno del 2015 in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Catanzaro (Assunta Maiore), su conforme richiesta del sost. Proc. Elio Romano e del Procuratore della Repubblica Antonio Vincenzo Lombardo della Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo calabrese, a seguito di indagini svolte dal Nucleo Mobile Gruppo Guardia di Finanza di Lamezia Terme, alla guida del Ten. Col. Fabio Bianco dalla Guardia di Finanza di Lamezia Terme. I reati ravvisati, per i quali il Giudice aveva emesso il provvedimento restrittivo, erano, per l’appunto, estorsioni plurime ed aggravate dall’essere state commesse con il metodo mafioso a danno di imprenditori titolari di locali pubblici notturni ubicati nel lametino. Secondo l’accusa, Domenico Chirico, avvalendosi del suo potere intimidatorio, derivante dalla sua fama criminale, presso varie discoteche della zona imponeva ai rispettivi gestori l’erogazione di ingressi e consumazioni gratuite. Nell’emettere la sentenza, al termine del processo, il Collegio ha disposto anche la trasmissione degli atti alla Procura della Repubblica, avendo ravvisato nei confronti di una delle vittime chiamata a deporre sul banco dei testimoni dei testimoni, A.V., la condotta di falsa testimonianza.

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