Operazione Piazza Pulita, Borelli: “Cerra era pronto per fare il salto criminale” - VIDEO

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Lamezia Terme – “Spacciavano per avere la loro dose di droga giornaliera”. Questo emerge dall’operazione condotta dalla squadra mobile di Catanzaro, dal primo dirigente Antonio Borelli che con l’ausilio del procuratore Domenico Prestinenzi e del dottor Santo Melidona oggi ha portato all’arresto di nove persone, tutti giovanissimi.

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“Il capo di questa rete di spaccio era di fatto Francesco Cerra, detenuto per un’operazione avvenuta a luglio, che in qualche modo era pronto per far il salto criminale. Quindi è emerso che Francesco Cerra gestendo un’attività del genere si sentiva capace di gestire da solo un’estorsione. Un altro dato che emerge subito, nell’individuazione di questi giovani, è che molti sono figli di famiglie perbene. E’ molto preoccupante questo dato perché come ricorderete l’omicidio del giovane di Catanzaro è avvenuto per un debito di 10 euro anche qui a Lamezia parliamo di questi tipi di debiti. Infatti, il tipo di droga utilizzata ha un principio attivo altissimo che aumenta l’effetto e dunque lo sballo, questo può portare ad avere gesti inconsulti e gravi. Lo spaccio che avveniva principalmente nel weekend fruttava all’incirca 1000 euro. Grazie a quest’attività siamo riusciti, ottenendo tra l’altro l’obbligo di dimora e degli arresti domiciliari la sera, quindi non possono uscire, a bloccare questi giovani che stavano cercando di creare un gruppo, perché la criminalità organizzata o anche quella non organizzata cerca un guadagno facile e attualmente a Lamezia è la canapa indiana. Le piantagioni provengo la maggior parte da qui, mentre per la droga del tipo skunk, orange si riforniscono da fuori. Quest’attività è stata svolta tra luglio e agosto e sono stati trovati marijuana, hashish, che noi abbiamo sempre mascherato con sequestri di tipo amministrativo. Quello che è emerso da quest’indagine, che uno degli indagati, Davide Cosentino, che ha aperto da poco un’attività in piazza Mercato Vecchio, luogo di spaccio tra i giovanissimi lametini, era stato incaricato di custodire lo stupefacente questo perché dalle intercettazione abbiamo scoperto che Vincenzo Strangis aveva paura delle “Delta” che sono i Reparti Prevenzione Crimine della Polizia di Stato che fanno servizi in quella zona. Quindi visto questo movimento gli arrestati lasciavano la droga in un locale, quello di Cosentino, che poi lo stesso andava a spacciarla ai locali vicini. Un’altra cosa che emersa da quest’operazione, di cui io sono particolare contento per il futuro, che lo spaccio dello skunk ci è stato segnalato dai genitori di un Liceo che si erano detti preoccupati perché all’interno del cortile di questa scuola c’era la diffusione dello skunk”.

Presente alla conferenza anche il procuratore Domenico Prestinenzi che ha spiegato come questa fosse "il seguito dell’operazione “Boomerang” portata a compimento nel luglio di quest’anno con l’arresto di 10 persone e che - spiega  - l’operazione “Piazza Pulita” si origina da ulteriori intercettazione telefoniche e ambientali che ci hanno permesso di avere delle confessioni stragiudiziale”. “L’operazione riguarda l’attività di spaccio di canapa indiana ma riguarda anche droga diciamo di tipo “lavorata” ovvero lo skunk. I posti di spaccio sono luoghi frequentati dai giovani e proprio per questo, l’operazione è stata portata a compimento con la massima diligenza in quanto, riguardando i più giovani, l’uso di questa droga può portare a conseguenze abbastanza pericolose. Anche le loro famiglie si trovano a vivere situazioni molto particolari, ne abbiamo esempio in un’operazione recente in cui i familiari pur collaborando furono di fatto costretti a ritrattare. Tutti i soggetti monitorati sono risultati anche assuntori della droga, ed erano quasi quotidianamente impegnati a svolgere quest’attività di spaccio. Vi è un altro aspetto che voglio sottolineare quello della pericolosità perché vi è una rete ramificata di procacciamento della sostanze e di distribuzione e proprio con questa rete che si diffondono in maniera controllata tra i giovanissimi”. 

B.Z.

 

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