Operazione Stammer contro traffico internazionale cocaina: in Appello una condanna e un’assoluzione per due lametini

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Lamezia Terme - Sentenza della Corte d’Appello di Catanzaro nel processo nato dall’operazione “Stammer” della Dda di Catanzaro e del Gico della Guardia di finanza scattata nel gennaio del 2017 contro il narcotraffico internazionale. Gli imputati erano accusati di aver preso parte a diverse importazioni di cocaina dal Sudamerica. Le indagini hanno consentito di disarticolare un’organizzazione estremamente complessa, composta da diversi sodalizi criminali, riconducibili ai clan Fiarè di San Gregorio d’Ippona, Pititto-Iannello di Mileto ed al gruppo egemone a San Calogero facente capo al broker della cocaina Francesco Ventrici (condannato a 11 anni), con la partecipazione di clan della Piana di Gioia Tauro e della provincia di Crotone. Clan calabresi contrattavano direttamente con i cartelli sudamericani l’importazione anche di 8.000 (ottomila) chili di cocaina. Le condanne sono in totale 34, solo 2 le assoluzioni. Fra le pene più alte quelle a 18 anni per Filippo Fiarè di San Gregorio d’Ippona (Vv). Salvatore Paladino, di Rosarno (Rc), Rosario Arcuri, di Rosarno, Domenico Lentini, di Oppido Mamertina (Rc). Condanna a 15 anni per Salvatore Pititto di Mileto (Vv), a 10 anni per Giuseppe Mercuri di San Calogero, a 9 anni per Giuseppe Pititto di Mileto, a 9 anni per Fortunato Baldo di Mileto ed a 8 anni e 10 mesi per Domenico Iannello, anche lui di Mileto.

Una condanna e un’assoluzione per due lametini.  Nello specifico Pasquale Feroleto (difeso dall’avvocato Salvatore Cerra) era stato condannato in primo grado a 9 anni ed è stato assolto perché il fatto non sussiste, per Messina Enzo (difeso dall’avvocato Salvatore Cerra e Gabriele Bordoni) la pena è passata da 12 anni  e 2 mesi a 7 anni e tre mesi.  Nel corso delle indagini era stato possibile ricostruire anche un progetto, poi non realizzato, di trasporto di ingenti quantitativi di cocaina con un aereo utilizzando come scalo d’arrivo l’aeroporto internazionale di Lamezia, per il quale sarebbero stati coinvolti proprio il lametino Pasquale Feroleto e il cognato Enzo Messina. Nell’operazione "Stammer" gli inquirenti avevano definito come la ‘ndrangheta fosse interlocutrice privilegiata dei narcos sudamericani. È questa, infatti, una delle principali accuse mosse dalla Dda che ha coordinato le complesse indagini del Gico della Guardia di Finanza di Catanzaro.  

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