Operazione Tenaglia: Arrestate 15 persone in Calabria e Puglia

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Lamezia Terme - La polizia di stato lametina ha eseguito stamane, una vasta operazione, nella piana di Lamezia Terme e su Bari, per l'esecuzione di 15 provvedimenti cautelari in carcere emessi dal Gip presso il Tribunale di Lamezia Terme nei confronti di pregiudicati lametini, albanesi e baresi ritenuti responsabili, a vario titolo di: detenzione, vendita e trasporto di ingente quantitativo di sostanza stupefacente del tipo marijuana proveniente dall'Albania e successivamente trasportata in Puglia ed acquistata dal gruppo lametino per essere immessa sul mercato locale, droga sequestrata il 29 maggio 2014 dalla Polizia (32 Kg e mezzo).

Gli indagati lametini devono, inoltre, rispondere della coltivazione di due ampie piantagioni di canapa indiana sequestrate il 21 luglio ed il 22 agosto 2014, nel territorio di San Pietro lametino. A seguito dei sequestri furono arrestate 5 persone oggi raggiunte da ordinanza custodiale ed estirpate oltre 300 piante di canapa indiana in avanzato stato di sviluppo e rinvenuti 7 Kg di droga già essiccata utile per lo smercio.

Le persone arrestate sono: Antonio Salatino, Pasquale Salatino, Antonio De Fazio, Cosimo Genchi, Pasquale Gullo, Francesco Genchi, Aurelio Scalise, Lorenzo Cosentino, Vincenzo Ammendola, Giovanni Pujia, Maurizio De Fazio, Pasquale Tedesco, C.P., Angela Patruno, Eljon Hoxhaj.

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Le indagini di carattere tecnico, coordinate dalla locale Procura della Repubblica, hanno consentito di appurare che i Salatino Antonio e Pasquale, oltre a curare la coltivazione di grandi piantagioni, si approviggionavano di ingenti quantitativi di droga da personaggi della criminalità organizzata pugliese ed albanese destinata all'hinterland di Lamezia Terme. L'impianto investigativo ricostruito da personale della Sezione Investigativa del Commissariato di Polizia di Stato di Lamezia Terme è stato pienamente accolto dalla Procura della Repubblica e dal Gip presso il Tribunale che ha emesso i provvedimenti restrittivi. Sono impegnati nell'operazione circa 80 uomini del Commissariato di P.S. di Lamezia Terme ,della Squadra Mobile di Bari e dei Reparti Prevenzione Crimine di Roma, Potenza e Vibo Valentia, che hanno rinvenuto nel corso delle perquisizioni armi e 1.2 Kg di droga.

Conferenza stampa in commissariato a Lamezia per spiegare i risultati dell’operazione “Tenaglia”, così ribattezzata proprio per il soprannome che aveva uno dei soggetti coinvolti, Maurizio De Fazio, e perché si è trattata di un’operazione di accerchiamento che ha portato a scoprire un ingente traffico di droga tra Calabria e Puglia, in particolare tra Palo del Colle e Lamezia, con il relativo smistamento delle partite di droga in tutto il comprensorio lametino.

Prestinenzi: “Indagini capillari hanno consentito di fa emergere grosso traffico droga”

Procuratore Prestinenzi: "Dopo le ultime operazioni antidroga portate avanti dal Commissariato possiamo dire che le indagini non si sono fermate ma sono continuate in modo capillare per risalire ai responsabili di questo grosso traffico di droga che è stato scoperto. Fondamentale il rinvenimento di un furgone, nei mesi scorsi, in zona Capizzzaglie che conteneva 32 kg di marijuana. Diciamo che si è partiti da alcune intercettazioni rilevanti già dal mese di aprile scorso. In particolare, tra le conversazioni captate, c’è quella nella Fiat 500, ovvero la macchina di Salatino. In altra intercettazione, posso dirvi che De Fazio, parlando con la convivente, parla del suo ruolo di mediatore tra i quattro pugliesi, i Salatino e l’ albanese. Abbiano inoltre rilevato 93.000 dosi medie in cui si configura l’ aggravante dell’ articolo 80. I mezzi utilizzati per il traffico di droga erano così suddivisi: nella Mercedes, Salatino Antonio e De Fazio Antonio, nel furgone Fiat Scudo di proprietà di Scalise, c’erano Ammendola e Costantino mentre nella Renault Twingo i due fratelli Genchi, Profeta e Patruno. Con l’operazione di oggi si pone così un freno al traffico di droga tra Calabria e Puglia”.

Carella: “I pugliesi coinvolti sono personaggi di spessore nell’ambito della droga”

Questore Carella: "Non posso fare a meno di spendere parole di elogio per il personale di questo commissariato che ha dato prova di capacità e riservatezza e che, come ha detto il Procuratore, ha consentito di approfondire indagini a medio-lungo termine e che hanno disvelato un reticolo di smercio sostanze stupefacenti sul territorio lametino. L’operazione consente, oltre che a far luce su questo traffico, anche di fare delle valutazioni su quello che sta accadendo nella nostra provincia. Queste dinamiche e questi contatti con canali di approvvigionamento in altre regioni ci fanno pensare che c’è un’ evoluzione nel tessuto criminale di questo territorio, ma che fortunatamente ben monitorata da magistratura e forze dell’ordine. Il territorio pugliese, in cui tra l’altro vi ho lavorato per lungo periodo, mi consente di parlare di alcuni soggetti che sono interessati in questa indagine. Si tratta di persone di spessore nell’ambito dello spaccio e non solo e di cui che sicuramente sentiremo parlare anche in futuro per quanto riguarda il fenomeno di traffico sostanze stupefacenti nell’area meridionale”.

Primo Dirigente Ps Borelli: “Indagine parte da Operazione Disinnesco”

Borelli: "Innanzitutto un ringraziamento va al sostituto procuratore Santo Melidona perché grazie al suo aiuto abbiamo chiuso un’indagine nata solo sei mesi fa, il 16 aprile scorso. In realtà l’indagine nasce da “operazione Disinnesco. Greco parlando della sua prima piantagione parlava di Salatino che andava a controllarla e, quindi, scopriamo che anche Salatino coltivava canapa. Tra i soggetti colpiti c’è personaggio di spicco della criminalità pugliese quale Cosimo Genchi che è attualmente latitante dal mese di luglio in quanto colpito da arresto della Distrettuale di Bari per 416 bis e traffico sostanze stupefacenti. Assieme a lui non abbiamo trovato neppure P.C.. Inoltre, un altro soggetto di peso è l’albanese che svolge il ruolo di intermediario e che è stato controllato a Lamezia è che era stato arrestato ad Agosto a Milano perché trovato in possesso di sette chili di cocaina e una pistola. A De Fazio Antonio, durante perquisizione, abbiamo trovato 1, 2 kg marijuana oltre a cartucce 7,65. In totale, tra piantagioni e sequestri singoli si parla di un valore di droga pari a 600.000 euro".

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Un altro particolare è che durante indagini, quando abbiamo trovato furgone, c’è stato tentativo di sviare indagini. Scalise che ne è il proprietario, infatti, si è presentato con il suo avvocato in commissariato dicendo che ce l’aveva un soggetto risultato in realtà estraneo a tutta la vicenda. In realtà, Gullo aveva dato chiavi a questo soggetto chiedendogli di spostarlo in quanto lui non poteva farlo perché già colpito da misura cautelare. Per Scalise, quindi, c’è anche il reato di calunnia. Devo dire che il fatto che De Fazio avesse cartucce 7,65 desta qualche preoccupazione. Devo dire che dal 29 maggio abbiamo lavorato intensamente con intercettazioni incrociate per scoprire questi spostamenti tra Palo del Colle, Casamassima e Lamezia e oggi raccogliamo i frutti di questo intenso lavoro avviato appena sei mesi fa”.

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GLI ARRESTATI

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Antonio Salatino, 48 anni

C. P., 28 anni (arresti domiciliari)

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Pasquale Tedesco, 55 anni

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Maurizio De Fazio, 50 anni

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Giovanni Pujia, 46 anni

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Vincenzo Ammendola, 38 anni (arresti domiciliari)

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Lorenzo Cosentino, 24 anni (arresti domiciliari)

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Angela Patruno, 21 anni (arresti domiciliari)

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Eljon Hoxhaj, 32 anni

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Pasquale Salatino, 26 anni

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Antonio De Fazio, 38 anni

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Cosimo Genchi, 42 anni

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Pasquale Gullo, 43 anni

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Francesco Genchi, 47 anni

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Aurelio Scalise, 45 anni

 

 

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