Operazione “Vulcano”: traffico internazionale di cocaina,15 arresti - VIDEO

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Reggio Calabria - Una maxioperazione antidroga è eseguita dai militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza, con il supporto del Comando Provinciale di Napoli, in provincia di Reggio Calabria e di Napoli - su coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio. 15 i provvedimenti cautelari personali che hanno portato a disarticolare un’associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di cocaina per conto delle cosche di ‘ndrangheta Molè, Piromalli, Alvaro, Crea e Pesce.

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I soggetti arrestati sono stati coinvolti nell’ambito dell’operazione antidroga denominata “Vulcano” svolta dal Nucleo di Polizia Tributaria di Reggio Calabria - G.I.C.O. - Sez. G.O.A., culminata lo scorso 14 luglio con l’esecuzione di 12 provvedimenti di fermo di indiziato di delitto e il sequestro di oltre 80 Kg di cocaina purissima rinvenuta all’interno di uno degli oltre 1500 containers imbarcati sulla nave mercantile “MSC Poh Lin” - sottoposta a sequestro e a perquisizione dai finanzieri - attraccata presso lo scalo portuale gioiese il 7 luglio 2016. Nell’occasione, l’organizzazione criminale aveva pianificato una nuova metodologia d’importazione dello stupefacente, la quale prevedeva – grazie al diretto coinvolgimento del comandante della cargoship MSC Poh Lin – il trasbordo dell’illecito carico direttamente in mare su un'altra imbarcazione e non più, come finora riscontrato, attraverso il metodo del rip-off (attuato mediante estrazione dei borsoni contenenti lo stupefacente direttamente all’interno del porto).

L'organizzazione del trasbordo è testimoniata da diversi “pizzini” rinvenuti all’interno della cabina in uso al comandante, sui quali erano appuntati la dicitura “80 kg” con l’indicazione del numero del container sul quale la droga era inizialmente stata caricata, nonché uno schema riepilogativo delle varie fasi attraverso cui si sarebbe dovuta articolare l’operazione di trasbordo, la quale sarebbe stata attuata anche mediante lo spostamento fisico della cocaina ad un nuovo container, il cui numero sarebbe stato tempestivamente comunicato dallo stesso comandante all’organizzazione criminale. A tal fine, proprio per garantire l’inviolabilità delle comunicazioni relative ai traffici illeciti, i sodali hanno utilizzato telefoni cellulari dedicati e dotati di sofisticati sistemi di criptazione, nonché adottato dei codici alfanumerici - con i quali cifrare ogni messaggio - come quelli annotati tra gli appunti rinvenuti all’interno della cabina in uso al comandante o nelle abitazioni di taluni soggetti finiti in carcere. Il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Reggio Calabria ha emesso appositi provvedimenti cautelari,nei confronti dei seguenti soggetti, già destinatari del provvedimento di fermo di indiziato di delitto:

  • Zito Michele, 41 anni - custodia cautelare in carcere; 

  • Gioffré Francesco, 42 anni - custodia cautelare in carcere; 

  • Ursida Caterina, 39 anni - custodia cautelare in carcere; 

  • Madaffari Ernesto, 41 anni - custodia cautelare in carcere; 

  • Pavia Antonio, 37 anni - custodia cautelare in carcere; 

  • Cunsolo Rosario, 41 anni - custodia cautelare in carcere; 

  • Nicolaci Giuseppe, 48 anni - custodia cautelare in carcere; 

  • Belcastro Pacifico, 31 anni - custodia cautelare in carcere; 

  • Concas Tomaso, 59 anni - arresti domiciliari; 

  • Di Casola Luigia, 56 anni - arresti domiciliari;

  • Concas Dayana, 28 anni - obbligo di presentazione alla p.g.;
  • Savarese Gabriello, 68 anni - custodia cautelare in carcere.

 

Inoltre, in ragione dei nuovi elementi investigativi relativi ai profili finanziari del traffico illecito, il GIP ha disposto la misura della custodia cautelare in carcere nei confronti si tre membri del sodalizio criminale: 

  • Manglaviti Giovanni, 52 anni - titolare di fatto di una società esercente l’attività di commercio al dettaglio di prodotti surgelati;
  • Scutellà Achille Rocco, 28 anni – già detenuto per altra causa;
  • Pataffio Giuseppe, 27 anni - già detenuto per altra causa.

 

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Ai destinatari della misura sono stati contestati, a vario titolo, i reati di acquisto ed importazione di stupefacenti nonché di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di droga (artt. 73 e 74 Dpr 309/1990) con le aggravanti della transnazionalità e delle modalità e finalità mafiose (artt. 4 L. 146/2006 e 7 L. 203/1991). Di particolare rilevanza la contestazione, tra gli altri, nei confronti di Zito Michele, Madaffari Ernesto e Pataffio Giuseppe del reato di associazione per delinquere di tipo mafioso di cui all’art. 416-bis c.p., per essere organici alla cosche di ‘ndrangheta Piromalli-Molè e Pesce egemoni nei comuni di Gioia Tauro e Rosarno, a loro volta inserite nel mandamento tirrenico, e per aver operato avvalendosi della forza di intimidazione del vincolo associativo e delle conseguenti condizioni di assoggettamento e di omertà che si creavano nel citato territorio.

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