Parte dalla Procura di Lamezia inchiesta su frodi alimentari all’Ue: sequestrate bottiglie di vino nel salernitano

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Lamezia Terme - Parte da Lamezia Terme un'inchiesta mirata a far luce su presunte truffe all'Unione europea nel comparto agroalimentare. Per ora, la prima tappa dell'indagine è a Salerno. Nello scorso mese di novembre, i militari del Reparto Carabinieri per la Tutela Agroalimentare (RAC) di Salerno hanno infatti dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo, emesso dal GIP del Tribunale di Lamezia Terme, a carico di una nota azienda vitivinicola della zona di Salerno, sottoponendo a vincolo cautelare centinaia di bottiglie di vino "Scavigna Rosato D.O.C", procedendo al richiamo dalla distribuzione di quelle gia' commercializzate. Il provvedimento, che si inquadra nel contesto di una piu' ampia attivita' investigativa finalizzata ad accertare illeciti percepimenti di contributi comunitari, coordinata dal Procuratore Capo della Procura della Repubblica di Lamezia Terme Salvatore Maria Curcio, e' scaturito all'esito di accertamenti tecnici irripetibili, che hanno evidenziato la non conformità  dei vini prodotti dall'azienda.

Le verifiche avevano riguardato, in particolare, 37.160 litri di vino, bianco e rosato, Scavigna Doc, annata 2017, che il titolare, ricevuto l'avviso di accertamento tecnico irripetibile, aveva solertemente provveduto a declassare, nel tentativo di vanificarne gli effetti. E' stato dimostrato, infatti, come l'intera produzione provenisse da vitigni assolutamente diversi e non compatibili con il disciplinare di produzione dei vini a denominazione di origine controllata "Scavigna". Nella realta' veniva commercializzato un prodotto diverso - per origine, provenienza e qualita' - da quello dichiarato, cosi' alterando il fisiologico svolgersi del mercato. Il rappresentante legale dell'azienda e' stato denunziato per vendita di prodotti industriali con segni mendaci e contraffazione di indicazioni geografiche o denominazioni di origine dei prodotti agroalimentari.

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