Processo per due calabresi accusati di rapine e furti nel vicentino: la sentenza

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Vicenza – Si è concluso il processo per due calabresi che nel 2010 erano stati arrestati in quanto ritenuti responsabili di aver commesso una serie di rapine e di furti nel vicentino. Si tratta di Antonio Saraceno e Giuseppe Strumbo, originari di Girifalco. Il Tribunale di Vicenza, rende noto l’avvocato Francesco Luciano Vonella, ha emesso sentenza con la quale, accogliendo le tesi avanzate dalla difesa durante le varie fasi processuali ed udienze (il Pubblico ministero ha chiesto la condanna di entrambi alla pena di 7 anni per tutti i reati loro ascritti), il Tribunale ha emesso sentenza per Antonio Saraceno di assoluzione per ciò che concerne i reati di concorso di tentata rapina pluriaggravata (art.110 e 628 commi 1e 3 n.1 c.p.) in un supermercato di Orgiano aggravato dalla minaccia di pistola e per il reato di concorso in rapina pluriaggravata (art.110 e 628 comma 1 e 3 n.1) ai danni di un esercizio commerciale a Lonigo e per la rapina ai danni di un altro esercizio commerciale di Lonigo. I fatti sono avvenuti nel 2010.

Successivamente, accogliendo le tesi difensive e derubricando il reato da concorso in furto pluriaggravato di una motocicletta nel reato di ricettazione con riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche, il Tribunale ha condannato Antonio Saraceno alla pena di tre mesi a fronte della richiesta del Pm di 7 anni. Per ciò che concerne Giuseppe Strumbo, difeso dall’avvocato Francesco Luciano Vonella e dall'avvocato Emilio Vitaliano del Foro di Catanzaro, il Tribunale di Vicenza, rende ancora noto il legale, accogliendo le tesi avanzate da entrambi i difensori lo ha assolto dal reato di concorso di tentata rapina pluriaggravata al supermercato di Orgiano aggravato dalla minaccia di pistola e della rapina all'esercizio commerciale di Lonigo. Ha emesso poi, accogliendo le tesi dei difensori e derubricando il reato da concorso in furto pluriaggravato di una motocicletta e di una rapina in un altro esercizio commerciale nel reato di ricettazione con riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche, sentenza di condanna alla pena di tre anni e tre mesi a fronte della richiesta del pm di 7 anni.

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