Lamezia Terme - Si rinvia al 7 giugno l’escussione del collaboratore di giustizia Pasquale Giampà che oggi avrebbe dovuto deporre in aula, probabilmente collegato in videoconferenza da un luogo secretato, nell’ambito del processo d’Appello dell’abbreviato di Perseo, la cui sentenza è stata emessa nel giugno dello scorso anno. Come per lui, slitteranno anche l’esame del Procuratore generale e il controesame del collegio difensivo di altri tre collaboratori di giustizia, i fratelli Pasquale e Giuseppe Catroppa e Luciano Arzente. L’udienza è stata rinviata per un legittimo impedimento di un imputato e perché alcuni degli avvocati difensori hanno aderito allo sospensione dalle udienze indetta dalle Camere Penali.
L’ammissione delle loro deposizioni in aula, era stata decisa dalla Corte, presieduta da Petrini, nella scorsa udienza e oggi si attendeva proprio quella di Pasquale Giampà. Ex componente della “Commissione”, decideva, infatti, le sorti della cosca e dei suoi nemici, ha sulle spalle condanne come mandante di alcuni omicidi. Per questo le sue dichiarazioni sono considerate fondamentali, almeno per dipanare alcuni dei delitti irrisolti che hanno colpito Lamezia e anche per chiarire ulteriormente altri particolari.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
