Processo Perseo, nominato perito su intercettazioni

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Lamezia Terme - Poche novità nell'udienza odierna del processo dibattimentale che si tiene al Tribunale di Lamezia, per 21 imputati arrestati un anno fa nell'ambito dell'Operazione Perseo. A presenziare il collegio giudicante stamane è stata la Presidente della Sezione penale, la dottoressa Maria Teresa Carè, con a latere il dottor Carlo Fontanazza e il dottor Francesco Aragona. La presidente, insediatasi da un mese, ha spiegato come il cambiamento fosse temporaneo e limitato all'assenza dell'altro giudice che compone il collegio, la dottoressa Tania Monetti. Il solo testimone, chiamato dal Pubblico Ministero Elio Romano, è stato il maresciallo del NORM (Nucleo Operativo Radio Mobile) dei Carabinieri di Lamezia, Vincenzo Pezzella. Il Pm gli ha chiesto chiarimenti su un episodio, quello del tentato omicidio di Pasquale Gullo e Pasquale Torcasio, già sviscerato nelle scorse udienze da chi lo ha preceduto. Il maresciallo, che intervenne la sera del 17 febbraio 2007, ha spiegato che dopo i rilievi sul luogo del tentato omicidio, trovarono 10 bossoli calibro 9 e una traccia ematica riconducibile, probabilmente, a Giuseppe Curcio, rimasto ferito alla schiena nell'agguato. I reperti, come ha specificato poi il maresciallo, furono rinvenuti al civico 135 di via dei Bizantini, tra il marciapiede e il tratto stradale attiguo.

Nel corso dell'udienza è stato poi nominato anche il perito per la trascrizione di alcune intercettazioni, telefoniche e ambientali, e che dovrà depositare la sua relazione entro 120 giorni: si tratta del professor Luciano Romito che è stato incaricato anche per lo stesso processo Perseo ma per lo stralcio che riguarda il filone omicidi in Corte d'Assise a Catanzaro. Proprio in riferimento a questo, il Pubblico Ministero ha avanzato la richiesta, poi accolta dal collegio dei giudici, di acquisire la trascrizione, già agli atti in quel processo penale, di una conversazione captata in carcere tra Aldo Notarianni e alcuni suoi familiari, datata 8 settembre 2009. Acquisiti agli atti, inoltre, anche alcuni documenti presentati dal pm Romano consistenti in un dvd, contenente fotografie e in alcune stampe in bianco e nero del matrimonio di Giuseppe Chirumbolo, nelle quali la Polizia giudiziaria avrebbe individuato ed identificato personaggi potenzialmente legati alla cosca. Tutto rimandato, comunque, alla prossima udienza fissata al 19 settembre dopo la pausa estiva. In quell'occasione verrà definito il calendario definitivo delle udienze che, come specificato dalla dottoressa Carè, potrebbe arricchirsi di un'ulteriore udienza settimanale fissata il martedì. Per quanto riguarda la lista dei prossimi testimoni dell'accusa, sarà il Pubblico Ministero a depositarla lunedì in cancelleria e non si esclude che possa comprendere anche l'audizione dei collaboratori di giustizia in videoconferenza.

Novità, invece, per quanto riguarda Pasquale Notarianni. La sua posizione infatti era stata stralciata dal Gip Giuseppe Perri nella prima udienza del processo con rito abbreviato a Catanzaro ed era stato rimandato a Lamezia per il dibattimento. Il giudice, infatti, aveva rigettato l'istanza presentata dall'avvocato Leopoldo Marchese per il rito abbreviato condizionato alla trascrizione di alcune intercettazioni e all'audizione di due testimoni. L'avvocato Marchese ha quindi rinnovato l'istanza che è stata accettata dal collegio giudicante, che ha poi affidato l'incarico della perizia descrittiva di alcune intercettazioni, al professore Luciano Romito che dovrà depositare la sua relazione sempre nei 120 giorni. Secondo l'avvocato Marchese la trascrizione sarebbe necessaria "per inquadrare, comprendere e interpretare meglio la conversazione e le intercettazioni" proprio perché ci sarebbe una "mancanza di responsabilità in riferimento all'episodio di estorsione che viene contestato a Notarianni". Per lui l'udienza è stata rinviata al 3 febbraio 2015 durante la quale è previsto l'esame del perito e dei due testimoni.

C. S.

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