Processo "Rinascita Scott" a Lamezia, in aula inizia la deposizione del pentito "chiave" Mantella

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Lamezia Terme - E' il giorno della deposizione del collaboratore di giustizia Andrea Mantella al processo "Rinascita Scott" in corso nell'aula bunker di Lamezia Terme. In collegamento da un sito protetto, Mantella risponde alle domande del pm Annamaria Frustaci, partendo dall'inizio della sua carriera criminale con la prima estorsione all’età di 12 anni, soffermandosi sulla faida tra i Sangregoresi e i Lo Bianco, una guerra di mafia durata circa 18 mesi, che si è conclusa con la vittoria dei primi.

Mantella descrive gli anni della faida, ricostruisce delitti e omicidi, parla di boss e gregari e si sofferma sulla figura di Saverio Razionale, definito da Mantella "come un fuoriclasse, il Leonardo Da Vinci della 'ndrangheta, uno che ci vedeva lungo". Mantella spiega di aver condiviso parte della detenzione con Razionale e di aver appreso da lui del pestaggio subito a Catanzaro dall'avvocato Giancarlo Pittelli, ex parlamentare e ai domiciliari con l'accusa di concorso esterno in questo processo, ed eseguito da Giuseppe Mancuso a quanto riferito adirato perché in un processo aveva subito un trattamento diverso rispetto a Luigi Mancuso. E' lo stesso Mantella a parlare di Pittelli come "un massone deviato". L'esame di Mantella proseguirà nelle prossime udienze sia da parte della procura che degli avvocati difensori.

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