Rapine tra Lamezia e Catanzaro, possibile sentenza il 12 ottobre

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Catanzaro - Udienza al Tribunale di Catanzaro per il processo con al centro una serie di rapine che sarebbero state commesse tra Lamezia e Catanzaro, dal 2004 al 2010, aggravate dalla finalità di agevolare e favorire l’attività criminale della cosca Giampà di Lamezia Terme. Oggi sono proseguite le discussioni degli avvocati: a discutere, per la posizione di Claudio Paola, l’avvocato Aldo Ferraro mentre l’avvocato Bernardo Marasco per la posizione di  Vincenzo Sacco. L’avvocato Ferraro ha messo  in evidenza come già in fase cautelare il Gip di Catanzaro avesse escluso nei confronti di Paola la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza per le rapine che gli venivano contestate (due tentate ed una consumata), e avesse rigettato la richiesta di arresto formulato il P.M., per questo, secondo il legale, non ci sarebbero gli elementi per la condanna dell’imputato. Il Pubblico Ministero, in chiusura d'udienza, ha poi chiesto al Giudice di disporre un supplemento istruttorio con specifico riferimento alla posizione di Emiliano Fozza, per acquisire la prova che questi abbia effettivamente lavorato alle dipendenze di una delle società che subirono una rapina nel 2004, richiesta alla quale si è opposto l'avvocato Gianluca Careri che lo difende. Il Giudice, ritiratosi in camera di consiglio, ha quindi deciso di acquisire le annotazioni sul punto redatte dalla Squadra Mobile di Catanzaro, rinviando il processo al 12 ottobre per sentire il soggetto alle cui dipendenze Fozza avrebbe lavorato in quell'epoca, ritenendo tale integrazione assolutamente indispensabile ai fini della decisione. In quella data, dovrebbe essere anche pronunciata la sentenza di primo grado. Il collegio difensivo è composto, tra gli altri, dagli avvocati Aldo Ferraro, Bernardo Marasco, Gianluca Careri, Pasquale Naccarato, Antonio Larussa, Lucio Canzoniere, Pino Spinelli.

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