Rifiuti Spa 2, la risposta dell’avvocato dell’ex sindaco di Calanna

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Lamezia Terme – Il giorno 22 luglio 2014 abbiamo pubblicato una notizia riguardante un’operazione dei Ros e della Dda di Reggio Calabria (Rifiuti Spa 2) basata sull’informativa dei carabinieri sintetizzate dal lancio dell’agenzia di stampa nazionale Ansa e che il Lametino ha ripreso. La vicenda riguardava un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 24 persone accusate, a vario titolo, di "associazione mafiosa, turbata libertà degli incanti, intestazione fittizia di beni, sottrazione di cose sottoposte a sequestro con l’aggravante della finalità mafiosa". Al centro dell'operazione gli interessi della 'ndrangheta nella gestione di alcune discariche in Calabria. “Le indagini dei Ros hanno consentito di fare luce sulle infiltrazioni della 'ndrangheta nel settore degli appalti ecologici, nel cui ambito – hanno riferito i carabinieri - sono stati accertati gli accordi tra le cosche reggine per la spartizione degli enormi profitti derivanti dalla gestione fraudolenta delle discariche regionali”. In merito, dunque, a questa notizia, che potete trovare nel settore “cronaca” del lametino, l’avvocato difensore di Luigi Catalano, ex sindaco di Calanna (Rc) ci ha inviato questa sua nota.

“L’avvocato Giacomo Falcone, nella qualità di difensore del sig. Luigi Catalano, in rettifica rispetto a quanto erroneamente riportato precisa quanto appresso. Il mio assistito non è imputato per reati aggravati dalla modalità mafiosa come erroneamente riportato o congetturato negli articoli pubblicati, bensì per fatti risalenti al 2009 allorquando rivestiva la carica di Sindaco del comune di Calanna. L’Amministrazione ha bandito un appalto che oggi risulta essere stato oggetto di una più ampia inchiesta sui rifiuti che nemmeno marginalmente ha coinvolto il signor Catalano. In considerazione del ruolo di Sindaco ricoperto all’epoca dei fatti, nei confronti dello stesso è stata adottata la misura cautelare degli arresti domiciliari in attesa che chiarisca il suo operato. Nel giro di qualche giorno la magistratura, nella quale confidiamo, chiarirà l’operato dell’ex Sindaco. L’appalto riguarda l’affidamento di un incarico per la progettazione di opere di caratterizzazione di una discarica sita nel Comune per l’importo di circa 14.000 euro effettuato, si ribadisce, nel massimo rispetto delle regole di trasparenza e buona amministrazione tanto che il Comune, pur essendovi i presupposti per l’affidamento diretto, ha proceduto mediante “avviso pubblico” al quale hanno partecipato quattro esperti. L’estraneità rispetto a cosche mafiose, peraltro, risulta dimostrata dal fatto che in tali ipotesi l’art. 275 cpp, terzo comma, non prevede la detenzione domiciliare. Vi invitiamo quindi a rettificare la notizia chiedendovi di mantenere il riserbo sulla vicenda, fino al vaglio dell’Autorità Giudiziaria”.

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