Scoppio a Quargnento dove morirono 3 vigili del fuoco, coniugi condannati a 30 anni

cascina-alessandria-vvf_a5deb1_b131e.jpg

Reggio Calabria - Sono stati condannati entrambi a 30 anni, dal tribunale di Alessandria, Giovanni Vincenti, e la moglie Antonella Patrucco, accusati di omicidio plurimo aggravato per lo scoppio nel cascinale di Quargnento (Alessandria) che, tra il 4 e il 5 novembre 2019, causò la morte di tre vigili del fuoco. Accolta quindi la richiesta del pm Enrico Cieri.

"Gli assassini del nostro concittadino Nino Candido e dei suoi colleghi vigili del fuoco Matteo Gastaldo e Marco Triches, uccisi nella strage di Quargnento, sono stati condannati a trent'anni. Il Tribunale di Alessandria ha parlato di omicidio volontario plurimo con dolo eventuale". È quanto dichiara il sindaco metropolitano di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà commentando la sentenza della Corte d'Assise di Alessandria che ha condannato i coniugi Giovanni Vincenti e Antonella Patrucco a trent'anni per l'uccisione dei tre vigili del fuoco intervenuti nella cascina di Quargnento. "Nessuno potrà mai restituirci il nostro Nino - aggiunge Falcomatà - ma questa sentenza rende giustizia alla sua memoria. Un forte abbraccio a tutta la sua famiglia e ai tanti colleghi e amici che da Reggio Calabria e da tutta Italia hanno tanto sofferto in questi mesi".

© RIPRODUZIONE RISERVATA