Trovato cadavere di una donna tra gli scogli a Stalettì, 36enne fermato ha confessato

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Catanzaro - Il cadavere di una donna, Loredana Scalone, 52 anni, originaria di Girifalco, è stato rinvenuto a Stalettì, occultato tra gli scogli, nella serata di ieri, dai Carabinieri della Compagnia di Soverato. Dall’esame esterno è emerso come il corpo della donna fosse stato attinto da numerosi fendenti, utilizzando verosimilmente un coltello dalla lunga lama. Un uomo, Sergio Giana, 36 anni è stato sottoposto a fermo del pm perché ritenuto l'autore dell'omicidio. L'uomo di Badolato che, secondo le indagini dei carabinieri del Comando provinciale di Catanzaro e della Compagnia di Soverato aveva una relazione extraconiugale con la donna. Il movente del delitto è di natura passionale.

I Carabinieri di Soverato e del Comando Provinciale di Catanzaro avevano subito avviato le indagini, con la direzione della Procura della Repubblica di Catanzaro, finalizzate a scandagliare gli ultimi contatti avuti dalla donna in vita. La stessa, secondo la testimonia dei familiari, era irreperibile dalle precedenti 24 ore.

Sul posto anche i Vigili del fuoco del comando di Catanzaro, distaccamento di Soverato che sono intervenuti alle 22:30 circa in località Pietragrande di Staletti per il recupero della salma. Per il recupero con manovre di intervento di tipo Speleo Alpino si è reso necessario l'intervento del nucleo SAF di Catanzaro. Sul posto i Carabinieri della stazione di Gasperina, il nucleo radiomobile di Soverato, personale del reparto operativo investigativo dei Carabinieri di Catanzaro e medico legale.

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Le ricerche

Le ricerche della donna erano state subito attivate dai Carabinieri già dalle prime ore del pomeriggio dopo la denuncia fatta dai familiari che si erano rivolti alla stazione di Gasperina. L’ultima volta la donna era stata vista il lunedì mattina dai sui datori di lavoro, una famiglia del catanzarese dove era solita fare le pulizia. Le indagini, dirette dalla Procura della Repubblica di Catanzaro, hanno consentito ai Carabinieri di individuare nella tarda ora di ieri, il corpo adagiato e seminascosto in una intercapedine tra la scogliera di Pietragrande, lungo la costa del comune di Stalettì. 

Fermato 36enne

Dall’esame esterno è emerso da subito come il corpo della donna fosse stato attinto da numerosi fendenti all’altezza di più parti vitali, utilizzando un coltello. Al termine di serrate indagini, volte a scandagliare gli ultimi contatti avuti dalla donna in vita, i carabinieri di Soverato e del Comando Provinciale di Catanzaro hanno stretto il cerchio su un 36enne del catanzarese che aveva una relazione sentimentale con la donna. L’uomo, originario di Badolato, dopo l’interrogatorio davanti al Sostituto Procuratore della Repubblica, Anna Chiara Reale, è stato sottoposto a fermo per il reato di omicidio, con l’aggravante di aver commesso il fatto nei confronti di una persona a lui legata da relazione affettiva, "per motivi abbietti e con premeditazione", nonché per il reato di occultamento di cadavere.

Omicida ha confessato

Ha confessato di essere l'autore del delitto Sergio Giana, il 36enne sottoposto a fermo, per l'omicidio di Loredana Scalone. L'omicidio, secondo la ricostruzione fatta dai carabinieri al termine dell'interrogatorio cui l'uomo è stato sottoposto dal pm Anna Chiara Reale, è avvenuto lunedì, giorno della scomparsa della donna. Poi ieri, Giana è tornato sul luogo del delitto per nascondere il corpo tra gli scogli. Per questi motivi l'uomo, sposato, è accusato di omicidio, con l'aggravante di aver commesso il fatto nei confronti di una persona a lui legata da relazione affettiva, per motivi abbietti e con premeditazione, nonché per il reato di occultamento di cadavere.  

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