"Cattivi maestri - la sfida educativa alla pedagogia mafiosa" il nuovo libro di Don Panizza dedica ai giovani

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Lamezia Terme - È nelle librerie il nuovo libro di Giacomo Panizza: “Cattivi maestri. La sfida educativa alla pedagogia mafiosa” edito da Dehoniane Bologna. La prefazione affidata a Goffredo Fofi apre sui ventidue capitoli che in duecento otto pagine si muovono tra l “Elenco delle cose che mi piacciono del Sud” e la “Ballata dell’antiracket” passando per riti e ruoli sociali per approdare alla tesi che: “Una vera e propria pedagogia mafiosa si può contrastare solo con una valida educazione alternativa”. “Un testo che vuole rivolgersi soprattutto ai piú giovani – dice Don Giacomo Panizza, da quarant´anni meridionale per scelta - nell´ottica di una educazione alternativa alla pedagogia mafiosa in terre di frontiera”. Il volume rientra nella collana P6 Lapislazzuli delle edizioni Dehoniane ed è già reperibile nelle librerie e online.

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Nella quarta di copertina si legge “In molti luoghi del nostro Paese la mentalità mafiosa si insinua nel modo di pensare comune. È la mentalità dei boss, delle donne di mafia e dei giovani in carriera nelle cosche, ma anche quella che si respira nelle relazioni, nelle parole e nei silenzi delle città.

Piegate al raggiungimento degli scopi criminali dei clan, le regole «educative» criminali si impongono nelle comunità locali e insegnano il potere della forza, l’importanza di riprodurre modalità rigide e ripetitive di comportamenti sociali – come la riscossione del pizzo – mostrano che chi apprende, dopo essere stato messo alla prova, ottiene fiducia e fa carriera. L’educazione dei giovani criminali, allenati a collocare in secondo piano i sentimenti e l’amicizia, avviene sul campo, anche attraverso le condanne, pure feroci, di coloro che sbagliano, dimostrazioni lampanti che uno sparuto gruppo di persone riesce ad «ammaestrare» interi quartieri e intere città. Una vera e propria «pedagogia mafiosa» che si può contrastare solo con un’educazione alternativa”.

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