Conclusi festeggiamenti per il 40° Anniversario di elezione a Papa di Giovanni Paolo II a Cardolo

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Feroleto Antico - Come ogni anno, il 22 ottobre, tutta la comunità cristiana mondiale ricorda San Giovanni Paolo II e anche quest’anno lo ha fatto. Secondo la cronologia del calendario liturgico, San Giovanni Paolo II, quest’anno è stato festeggiato per la quinta volta, nella ricorrenza del 40° anniversario della sua elezione alla Sede di Pietro. Anche la comunità di Accaria, lo ha festeggiato nel Santuario di Cardolo, dedicato al Papa Polacco, chiudendo un settenario di riflessione - dal 16 al 22 ottobre - sugli insegnamenti di Karol Wojtyla, sette giorni in cui si sono avvicendati - di sera in sera - pellegrini e gruppi giovanili parrocchiali guidati dai loro parroci, mentre l’ultima serata è stata scandita oltre che dalla celebrazione eucaristica, anche da altrettanti momenti di preghiera, testimonianze e canti proposti dalla rock band cristiana “Kantiere Kairos”.La celebrazione è stata presieduta da Mons. Paweł Ptasznik,  Resp. della Sezione Polacca del Segretariato dello Stato della Città del Vaticano,  Rettore della Chiesa di S. Stanislao a Roma,  e già “teologo ed amanuense di fiducia” di San Giovanni Paolo II.

Il prelato, attraverso i ricordi di quei dieci anni vissuti accanto a “quest’un uomo di Dio dalla fede robusta e umana”, ha trasmesso ai convenuti dettagli inediti di questo 264° successore di San Pietro, sottolineandone i pilatri della spiritualità wojtylana: l’amore a Cristo, alla Vergine Maria, alla Chiesa e all’uomo. L’impegno che Wojtyla ha portato avanti con ferma decisione, durante i quasi 27 anni di pontificato, è stato quello di ricordare con forza la vocazione universale alla misura alta della vita cristiana, cui tutti i membri del Popolo di Dio sono chiamati: la santità. Un impegno che San Giovanni Paolo II ha abbracciato fin dall’inizio del suo pontificato con le memorabili parole: “Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo!”. Il messaggio che il Monsignore. ha lasciato ai devoti e ai fedeli presenti è stato quello di far proprio l’invito accorato di San Giovanni Paolo II, cioè di non avere paura di aprire la porta del cuore a Cristo e al suo Vangelo, di non avere paura di dirsi cristiani, di appartenere alla Chiesa, di essere cristiani, testimoni credibili e audaci di Cristo Signore e Salvatore dell’uomo, così come san Giovanni Poalo II è stato ed è dinanzi a Dio e al mondo intero.

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