"Cultura del Vino", viaggio tra viticoltura in Calabria e una degustazione perfetta in un incontro a Platania

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Platania - Una colma sala convegni del Parco Culturale Letterario “Felice Mastroianni” ha ospitato la conferenza su “La Cultura del Vino – Con uno sguardo alla Viticoltura in Calabria”.  Al tavolo dei lavori l’architetto e Presidente della Pro Loco Platania Paolo Nicolazzo che ha fatto gli onori di casa, presentando il Dottor Antonio Butera Presidente dell’Associazione Culturale "Felice Mastroianni" e la professoressa Saveria Sesto, enologa ed assaggiatrice nonché membro del direttivo del Consiglio nazionale ONAV (organizzazione nazionale assaggiatori del vino), ma è anche iscritta nell’elenco nazionale di esperti assaggiatori dell’olio extravergine. La Professoressa Sesto ha svolto un lungo excursus sulla situazione vinicola in Italia e nello specifico in Calabria, sia dal punto di vista economico che organolettico, sulle origini delle viti e sul loro perdurare nel tempo. Ha preso in esame la situazione drammatica delle terre incolte e dei vigneti lasciati all’incuria.

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La Sesto ha sottolineato come “il vino calabrese, con i suoi vitigni autoctoni, con una nobilissima storia che lo colloca come prima sponda occidentale dell’arte di Bacco giunta dall’Egeo, in Italia e nel mondo è a tutti gli effetti una nicchia. Ecco un termine di confronto che non lascia adito a dubbi. Secondo i dati Istat 2011, il Belpaese ha prodotto quasi 29 milioni di ettolitri di vini Docg, Doc e Igt (esattamente 28.653.090). Di questi oltre 7 milioni sono a carico del solo Veneto, che si attesta al 24,85% della produzione di vini italiani di qualità. L'Emilia Romagna è al 13,86% con i suoi 3,97 milioni di ettolitri. La vicina Puglia al 10,47% con quasi 3 milioni di ettolitri. E la Calabria? Focalizziamo questo dato molto orientativo: 92.085 ettolitri che corrispondono ad appena lo 0,32% della quantità totale nazionale. Una goccia nell'oceano, che però può essere preziosa e appetita. Le nicchie, com’è noto, hanno ragione di esistere e possono generare profitti e lavoro solo se esprimono qualità, o addirittura eccellenza, e poi identità, personalità e autenticità, se sanno trasmettere quel patrimonio di saperi e sapori che, nei millenni, le hanno generate e preservate dall’omologazione".

A fine conferenza la Professoressa Sesto ha illustrato il modo più corretto in cui degustare il vino, dal momento in cui si versa nel bicchiere fino a quando con lo si assaggia. I soci della Pro Loco Platania come Ente gestore del Parco Parco Culturale Letterario “Felice Mastroianni”, insieme a Paolo Nicolazzo hanno allestito lo spazio degustativo dove la professoressa Sesto ha seguito tutti i partecipanti alla giusta degustazione dei vini.

A.B.

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