Il libro “Di tuberose, fresie e gelsomini...” di Michela Cimmino alla Biblioteca comunale di Curinga

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Curinga - Dalle ricette di famiglia trasmesse da madre in figlia, dai gusti e dai sapori di un tempo, dalle memorie e dei ricordi custoditi nel cuore di ogni donna e che sono patrimonio di tutta una comunità, parte il viaggio di Michela Cimmino, raccontato nel libro “Di tuberose, fresie e gelsomini... di giuggiole e cannella”, presentato nella biblioteca comunale di Curinga “Tommaso Campanella”, nell’ambito di un’iniziativa promossa dal Comune di Curinga-Assessorato alla Cultura. Le figure femminili della nostra terra, le bellezze del territorio calabrese lungo un viaggio che va da Capo Vaticano al Golfo di Napoli sorvolando le vette della Sila, il valore insostituibile delle relazioni umane, il senso del tempo. Di questi temi parla il libro della docente lametina - scritto su ispirazione e con il supporto della figlia Maria Teresa Di Benedetto - che ha conversato con Ippolita Lo Russo, cittadina curinghese e presidente onoraria Fidapa, l’editrice Nella Fragale, il giornalista Salvatore D’Elia.

Il sindaco di Curinga Vincenzo Serrao, prendendo spunto dall’iniziativa editoriale di Michela Cimmino, si è soffermato sul valore del libro e della lettura “una buona pratica assolutamente da rilanciare, in un Paese in cui, come tutte le statistiche ci confermano, si legge troppo poco. I libri fanno bene, a livello individuale e collettivo, ci educano all’esercizio del pensiero critico, ci aiutano a scrivere meglio, sono parte integrante di un processo di costruzione di una cittadinanza responsabile”.   Un ringraziamento all’autrice anche da parte dell’assessore alla cultura Maria Sorrenti che si è brevemente soffermata sulle molteplici sfaccettature di un libro che “ci fa quasi riassaporare gusti e odori che risalgono ai nostri nonni, ai luoghi della nostra infanzia, ed è un racconto delle bellezze e delle potenzialità del nostro territorio”. Dall’assessore Sorrenti, un ringraziamento alle ragazze che collaborano con la Biblioteca comunale per aver organizzato l’iniziativa nei minimi dettagli.

Dai miti dell’Antica Grecia al quotidiano di oggi, passando per le donne che hanno segnato la storia del nostro territorio, Michela Cimmino ha voluto ancora una volta rivolgere il proprio pensiero “alle donne che mi hanno preceduto e, grazie alle quali, oggi sono quella che sono. A loro è dedicato il libro, alle donne di ieri e di oggi che, mai come in questo tempo storico che ha un urgente bisogno di un sussulto di responsabilità e di pace, dovrebbero poter giocare un ruolo decisivo nella costruzione del nostro presente e del nostro futuro. Non è “femminismo”, ma l’esigenza di un’umanità completa, di quella reciprocità e complementarietà che è ricchezza.”. Dall’autrice, un pensiero particolare a sua madre “prima infermiera professionale della città di Lamezia Terme” e al mondo della scuola “palestra di cittadinanza e democrazia, dove per tanti anni ho avuto il dono straordinario di apprendere ogni giorno da centinaia di studenti con cui ho avuto modo di incrociare il mio cammino”.

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