Lamezia, Alternanza scuola-lavoro: presentati lavori riordino dei documenti pergamenacei del Museo diocesano

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Lamezia Terme – Riordino, schedatura e realizzazione di un apposito software per la video-consultazione delle pergamene del museo diocesano; sono il risultato di un progetto di alternanza scuola – lavoro, che ha coinvolto due scuole del lametino. L’alternanza si è svolta condividendo reciprocamente gli impegni delle classi dell’Istituto Liceo Classico F. Fiorentino e quelle dell’istituto d’istruzione superiore (indirizzi grafico e informatico) Leonardo da Vinci.

I ragazzi seppur frequentanti due istituti scolastici cui gli indirizzi vocazionali sembrano completamente diversi, divisi in gruppi hanno svolto egregiamente il loro compito che li ha occupati dal dicembre 2017 sino al maggio 2018. In particolare i ragazzi del Classico si sono occupati della raccolta e della schedatura dei documenti che sono poi stati consegnati agli allievi del Da Vinci i quali, grazie alle loro conoscenze tecnologiche, si sono occupati della parte informatica e grafica. Si è trattato dunque di un lavoro sinergico cui non è mancato il fondamentale supporto di tutor, docenti e dirigenti scolastici.

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Il vice direttore del museo diocesano Francesco Paolo Emanuele ha sottolineato l’utilità di questo progetto, nonché l’importanza delle alternanze quando portano risultati lusinghieri: “Questa - ha chiarito Emanuele - è la giusta idea dell’alternanza scuola-lavoro”. “Oggi facciamo il punto su un progetto iniziato lo scorso dicembre e conclusosi a maggio di quest’anno. Il programma di lavoro -ha continuato - è consistito nel valorizzare, preservare e rendere fruibile al pubblico il fondo documentale-pergamenaceo del Museo diocesano”.

Gli attori principali messi in campo in questo progetto sono state le intelligenze delle due scuole lametine. “Gli studi classici del liceo F. Fiorentino e gli studi tecnologici del Da Vinci sono stati messi assieme in modo tale che gli importanti documenti di rilievo storico e culturale potessero essere sì consultati, ma digitalmente, senza quindi che il documento sia toccato e conseguentemente logorato, favorendone pertanto la prevenzione”.

Docenti, tutor e dirigenti hanno elogiato il lavoro di riordino portato avanti dai loro allievi, studenti che invitati a parlare nella sala conferenze del museo hanno spiegato con dovizia di particolari il lavoro di ricerca e riordino svolto. “Abbiamo preso in esame le caratteristiche delle pergamene usate, fra cui una inerente il vescovo Giuseppe Candido, altre riguardanti i simboli papali come quello di Leone XIII e così è stato fatto sempre con la massima cura, per gli altri documenti”. Infine si è proseguito con il lavoro tecnico-informatico con tecniche di “fotoritocco” e quant’altro per realizzare, “un apposito software cui caratteristiche fondamentali sono tracciabilità, qualità e sicurezza del documento o foto presa in esame”. Le attività svolte dai giovani studenti coadiuvati dai loro tutor e i dirigenti scolastici sono state presentate nella sala conferenze del Museo diocesano.

Francesco Ielà 

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