Lamezia, ‘Costituzione e Paesaggio’ di Libertà e Giustizia: “Territorio bene da tutelare”

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Lamezia Terme – “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”, così l’articolo 9 della Costituzione. Da questo articolo parte l’iniziativa di Libertà e Giustizia, “Costituzione e Paesaggio”, che si è tenuto al chiostro di San Domenico. All’evento hanno partecipato l'avvocato Mario De Grazia che ha introdotto il dibattito: “Questa manifestazione è stata possibile farla anche grazie agli architetti, Cimino, Cannatà e Pontoriero”. Entrando poi nel tema del convegno De Grazia afferma: “L’associazione ‘Liberta e Giustizia’ ha fra i suoi soci persone come l’architetto Peppe Moraca che si impegna con i suoi studi e le sue ricerche nella politica del territorio. Bisogna, infatti, orientare il dibattito politico sull’area del golfo di Sant’Eufemia verso la sostenibilità ambientale, una sostenibilità che può migliorare sia la vita delle persone e sia favorire il turismo e conseguentemente l’economia. Noi - prosegue De Grazia - vogliamo capire cosa è successo nel nostro territorio che è degradato, vogliamo aprire un dibattito su questo territorio che coinvolga professionisti, esperti nel settore e cittadini. Vogliamo difendere la costituzione che nei suoi articoli tratta di ambiente - ricordando che - il diritto all’ambiente e paesaggio non sono previsti nella Costituzione ma essa li tutela, mentre la Costituzione europea prevede il diritto all’ambiente. Sono i primi 12 articoli della carta costituzionale che possono prepararci sia a fare una buona politica e sia a ispirarci su cosa dobbiamo fare. Gli articoli che trattano di ambiente sono il 9, il 32, il 44 e il 117; qui, sono tutelati l’ambiente, la salute, lo sfruttamento del suolo e l’ecosistema. Se vogliamo il bene comune è importante partire dalla costituzione per questo è fondamentale il suo insegnamento”.

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Vista l’assenza per diversi motivi del professor Silvio Greco e dell'architetto Guido Cimino a relazionare e ad aprire il dibattito è stato l'architetto Giuseppe Moraca: “Bisogna riflettere sui problemi ambientali del nostro territorio che è un bene comune da tutelare e preservare. Anche i nostri padri costituenti, nel dopoguerra, hanno definito il paesaggio come bene da tutelare. I costituenti non l’hanno chiamato territorio perché questo termine è più vicino ad un’idea di amministrazione, mentre paesaggio termine che hanno usato, è più legato all’ambiente e alla salute perché l’ambiente e la salute sono collegati. Inoltre, - continua Moraca - tutti gli elementi, strutturali e non, presenti nel territorio devono essere tutelati e porta alcuni esempi, tra cui quando nel 1574 papa Gregorio XIII diceva che ‘Bisogna rispettare il manufatto edilizio’ perché il bene pubblico è assimilato a un bene comune, il bene comune deve passare oltre, essere superiore, all’interesse privato. Il paesaggio non sempre è stato rispettato dalle amministrazioni, portando l’esempio del lungomare della Marinella che somiglia un ‘giardino di cemento’. E, nel suo intervento l’assessore Rosario Piccioni sostiene che è stato realizzato nella Pineta un ‘percorso della salute’ per favorire gli esercizi fisici.

Altri interventi, hanno affermato come sia importante far conoscere la Costituzione ai più giovani, l’importanza che ha il nostro territorio perché ricco di storia, non da tutti conosciuta, e cultura che risale alla preistoria, che la tutela del territorio può creare lavoro vero e al contempo turismo. Bisogna dunque tutelare, proteggere, sorvegliare e riqualificare i centri storici; riqualificazione che deve prendere piede al più presto.

Francesco Ielà

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