Lamezia Terme - E’ stato introdotto dalla splendida performance della band G.A.S., composta da ragazzi del Liceo musicale, la presentazione del libro “Faceboom” di Paola Bottero, presso l’Auditorium del Campanella. Hanno discusso con l’autrice la docente Michela Cimmino e la blogger Ippolita Luzzo, che hanno poi lasciato aperta l’interazione della Bottero con i ragazzi, le cui letture e interventi hanno fatto da cornice all’evento. La giornalista e scrittrice torinese, autrice anche di “Carta vetrata” e “Bianco come la vaniglia”, è già stata ospite del Campanella in occasione della creazione nell’istituto di un ufficio stampa, nell’ambito del progetto PON “Scuolainforma” di cui la Cimmino è tuttora responsabile.
Il suo nuovo lavoro, edito da Sabbia rossa, è una raccolta di 18 racconti che raccontano altrettante “vite incatenate” - incatenate alla realtà virtuale dei social – ispirate alle esperienze di persone reali, la cui dimensione sociale, fatta di sentimenti, ansie, paure, attraversa l’interazione con l’universo di facebook. “ Dirlo a tutti per non dirlo a nessuno” , è così che la Luzzo definisce, nel titolo di sua recensione, la nuova comunicazione dei sentimenti sui social, che tracciano l’avvento di una società non più liquida, come quella descritta da Bauman, ma addirittura “gassosa”, secondo la Bottero, che comunque non indulge affatto a facili demonizzazioni, pur ammettendo che ormai viviamo una realtà quasi orwelliana in cui, anche se tutti condividono, “non si condivide davvero più niente”. Grande la speranza nelle nuove generazioni, e l’apprezzamento dell’autrice nei confronti dei ragazzi presenti, molto interessati al tema, che raccontano esperienze e si confrontano, lasciando emergere un bisogno di equilibrio e di misura, anche nell’ormai irrinunciabile prerogativa social delle loro appassionanti vite di nativi digitali.
Giulia De Sensi
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