Lamezia, incontro su ambiente al liceo Galilei: "Anche la cultura è un determinante di salute"

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Lamezia Terme - “La vera prevenzione è quella che rimuove la cause patogene”. Ferdinando Laghi, direttore Uo Medicina intera ospedale di Castrovillari e presidente eletto Isde internazionale (International society of doctors for the environment), chiude così l’incontro formativo “Determinanti ambientali di salute. Rischi e soluzioni” con gli studenti del liceo Scientifico “Galilei”, organizzato dall'Istituto in collaborazione con l'Afi (Associazione forense italiana) e il consiglio dell'Ordine degli avvocati lametini. Al tavolo, insieme all’esperto, che mette a fuoco sia l’impatto dell’ambiente sulla salute che l’impronta dell’uomo sul pianeta, ci sono la dirigente scolastica Teresa Goffredo, Giancarlo Nicotera, presidente nazionale Afi e Dina Marasco, in rappresentanza del consiglio dell'Ordine degli avvocati lametini.

“I determinanti della salute - spiega il professore - dipendono solo per il 10 per cento dai servizi sanitari, mentre per il 90 per cento dipendono dai fattori genetici, comportamentali, socioeconomici e ambientali. Si stima che nel mondo il 23 per cento delle morti premature può essere attribuito a esposizioni ambientali, e che più del 26 per cento di quelle dei bambini sotto i cinque anni è dovuto a esposizioni ambientali prevenibili. L’ambiente agisce più direttamente sull’epigenoma e, attraverso questo, sul genoma”.

Quindi, Laghi si sofferma sulle fonti di inquinamento, che “lavorano in sinergia, non singolarmente. Bisogna, perciò, ridurre il numero delle fonti inquinanti, eliminando quelle inutili. Le sostanze tossiche presenti nell’ambiente possono nuocere non solo direttamente, ma anche accumulandosi negli organismi viventi e giungere così fino all’uomo attraverso l’inquinamento delle catene alimentari”. Laghi, inoltre, invita ad “aprire gli occhi” sulle energie rinnovabili: “Non è tutto oro quel che riluce, specialmente le centrali a biomasse. La natura produce energia senza bruciare e senza produrre rifiuti. L’uomo, invece, la produce bruciando, attraverso processi lineari che producono inquinamento e rifiuti”. Il nodo, per l’esperto, sta nei “mondi che non si parlano: comunità scientifica, decisori politici e società civile. E l’Isde ha appunto un ruolo di cerniera tra questi attori”.

“Più conoscete, più siete coscienti di quali siano i vostri diritti e di cosa chiedere a chi amministra la cosa pubblica” dice Nicotera ai ragazzi. Marasco è sulla stessa lunghezza d’onda del collega Nicotera: “È fondamentale partire dalle scuole per una nuova consapevolezza. Anche la cultura è un determinante di salute”.

Giuseppe Maviglia

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