Lamezia, iniziativa alla riscoperta dell'architettura residenziale lametina con l'associazione "Natale Proto"

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Lamezia Terme - "Architettura residenziale Lametina: Dal Rococò all’Ecletismo" è il titolo che l’Associazione Culturale “Natale Proto” ha dato alla partecipata seconda “uscita” verso la riscoperta del grande patrimonio culturale lametino. Quasi duecento visitatori hanno occupato lo slargo antistante Palazzo Statti, raccontato magistralmente dal Professor Mario Panarello: “Palazzo Statti – ha dichiarato quest’ultimo – è uno degli esempi più significativi di gusto Rococò del tardo 700’ per la singolarità con cui la decorazione si stende su una facciata curiosamente ondulata”.

Poi, attraversando il quartiere di Santa Lucia, il pubblico entusiasta è approdato sulla via Garibaldi, l’arteria principale della vecchia Nicastro prima della realizzazione del bellissimo Corso Numistrano. Qui l’attenzione dell’Associazione è ricaduta sui Palazzi Fimiani, Niccoli e Vitale (oggi Palazzo Anzani); in quest’ultimo, l’archeologo Antonio Vescio ha illustrato l’epigrafe marmorea del 1571 presente nell’androne del Palazzo, di cui il Medico Annibale Vitale fu autore, nella quale è descritta la tragedia che colpì Nicastro in occasione dell’inondazione del Torrente Canne avvenuta nel 1563 che provocò morti di donne e bambini e ingenti danni con un bilancio di circa duecento case distrutte. L’interessante tour cittadino ha avuto il suo epilogo in Piazza Sacchi, dove il Professor Mario Panarello e la Restauratrice Concetta Villella hanno esposto rispettivamente la bellezza di Palazzo Sacchi e le modalità del restauro della pregiata altana barocca a cui la restauratrice ha personalmente lavorato.  

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