Lamezia: l’essenzialità delle piccole cose nel nuovo libro di Filippo D’andrea

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Lamezia Terme - I pensieri, gli aforismi e le riflessioni del professore, filosofo e teologo Filippo D’Andrea racchiuse in un libro all’apparenza semplice ma dal significato profondo e immediato. “I pensieri delle piccole cose” esprimono una comunicazione rivoluzionaria che riesce a catturare tutto ciò che invece la civiltà tecnologia sta facendo disperdere. Inoltre, i pensieri sofisticati e i linguaggi aulici, per quanto fondamentali, devono essere capaci di ridurre all’essenziale e alla semplicità. Appunti scritti su un’agendina dal 2010 all’estate 2014 prendono forma in un libro filosofico e teologico non esposto come trattato ma attraverso brevi pensieri che puntano alla realtà, al quotidiano. “E’ un manifesto contro la superficialità dello scorrere del tempo – spiega D’andrea – in una società che oggi è dominata dalla frettolosità nel consumare gli stessi rapporti umani e dove l’avvento delle nuove tecnologie dovrebbe essere considerato come un’opportunità  finalizzata all’elevazione dell’uomo e non come strumento di potere”.

Il sottotitolo del libro richiama poi all’essenzialità, vista dall’autore quasi come una parola magica, soprattutto in un mondo dove si vuole tutto e subito, dove vengono mercificati anche anima e sentimenti e dove esiste la massificazione del pensiero, dovuta ad una psicologia mediatica che tende a svuotare la persona nella sua stessa libertà di vivere la vita. La presentazione del diciannovesimo libro di Filippo D’andrea, moderata dal giornalista Antonello Torchia, ha visto, a palazzo Nicotera all’interno della rassegna “il maggio dei libri, l’intervento del neurologo Giovanni Caruso e le relazioni dei professori Giovanna Assisi e Luca Carnevale. L’incontro è stato inoltre intermezzato dalle letture di stralci del libro a cura di Tina Mancuso accompagnati al pianoforte da Francesco Sinopoli. Non rimane dunque che la curiosità di catturare “tutte le piccole e grandi cose” descritte nel libro, frutto di una grande esperienza che Filippo D’andrea offre al lettore di qualunque cultura o credo religioso.

Alessandra Renda

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