Lamezia, “La portata dei sogni” di Pasquale Allegro nel terzo appuntamento della rassegna "Glicine d’estate"

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Lamezia Terme - Un libro sulla scrittura, sul suo potere di sublimare l’inquietudine, la nostalgia, i veleni del passato. Ma anche un libro sul viaggio e sul ritorno, sulla ricerca lontana di qualcosa che si scopre vicino, come il cielo dalla finestra di casa. Tutto questo è “La portata dei sogni”, romanzo dello scrittore lametino Pasquale Allegro edito da Il seme bianco, presentato nel terzo appuntamento della rassegna culturale “Glicine d’estate” promossa da Glicine Associazione, nascente realtà tesa a promuovere i libri e la cultura sul territorio.

A discutere con l’autore, nello scenario della chiesa dell’Annunziata a Sambiase, la segretaria di Glicine Valentina Dattilo, che ha ripercorso temi e suggestioni presenti nella scrittura di Allegro, una forma nuova e originale di prosa poetica che dà vita ad un romanzo creato “a stasimi”, e fatto per rimanere impresso nella memoria a causa delle loro impercettibili sfumature, delle loro gradazioni successive. Un romanzo nato da una riflessione sull’identità del cielo – “è sempre lo stesso cielo in qualunque luogo ti trovi, è sempre la stessa luna” dice l’autore – e che sviluppa la scelta interiore di cercarne un pezzo per viverci sotto. Quel pezzo sarà alla fine il più possibile vicino, alla giusta portata, come i sogni destinati a realizzarsi alla sua ombra.

Un romanzo narrato in prima persona da un giornalista che non ha nome, così come la sua compagna, la cui ultima parte è addirittura una forma di epistolario fra i due, e che predilige l’aspetto stilistico e il suono delle parole, ma che offre anche grande spazio alla possibilità del lettore di immedesimarsi. Perché tutti, comunque, cercano un cielo sotto il quale sognare.

Giulia De Sensi

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