"Le donne nella storia della Calabria": presentato volume tra testimonianze e reading a Nocera Terinese

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Nocera Terinese - Una serata innovativa, che mette al centro le eccellenze femminili del territorio, quella organizzata a Villaggio del Golfo per presentare il volume “Le donne nella storia della Calabria”, a cura di Tania Frisone, Nella Matta e Marilù Sprovieri: un libro a più mani, che rivela un passato illustre e nonostante questo sconosciuto, utile a costruire il futuro. Un passato che si fa presente nelle storie delle sue protagoniste, alcune delle quali presenti a testimoniare la propria esperienza al microfono della moderatrice Dora Anna Rocca, giornalista e presidente di AIParC Lamezia (Associazione Italiana Parchi Culturali).

Introdotto dai saluti di Nella Matta, autrice e responsabile della commissione cultura di AIParC Cosenza, e da quelli di Anna Placa, coordinatrice di AIParC Sicilia, l’evento è stato arricchito dalla relazione del professor Giuseppe Ferraro, docente all’Università di San Marino, cultore di Storia Contemporanea presso l’Università del Salento e responsabile del comitato scientifico di AIParC Cosenza, il quale ha illustrato il ruolo della donna nella storia dal Medioevo all’età Moderna e Contemporanea, il suo paradossale mutamento in coincidenza delle guerre, la svolta con l’Unità d’Italia. Ma l’aspetto culturale tutto femminile è stato reso tangibile dal reading e dalla proiezione dei cortometraggi realizzati dalla regista, sceneggiatrice e attrice Angelica Artemisia Pedatella, i cui lavori, girati fra febbraio e marzo scorso, in piena pandemia, hanno avuto come oggetto due personaggi femminili importanti nella storia della Calabria e non solo: Concetta Pontorieri, che negli anni ’20 fu la prima donna della regione a conseguire una laurea, e Amalia Bruni, la ricercatrice lametina fondatrice del Centro di Neurogenetica, nota a livello internazionale per i suoi studi sul morbo di Alzheimer. La Bruni, attualmente candidata alle Regionali, ha offerto una breve testimonianza – scevra da riferimenti politici ma allo stesso tempo estremamente politica, nel senso più vero del termine – sottolineando l’assenza, e non solo in Calabria, di un welfare che consenta alle donne di “rivendicare ruoli importanti che possano essere gestiti contemporaneamente”.

Un’altra testimonianza estremamente pregnante è stata quella della diplomatica Anna Blefari Melazzi, Ambasciatrice italiana a Washington, in Polonia, in Romania e per la FAO, prima donna in Calabria a rivestire questo ruolo e quarta in Italia, la quale ha parlato del proprio difficile e amatissimo mestiere, degli ostacoli incontrati nella famiglia d’origine, di quelli affrontati come moglie e come madre. La terza testimonianza è stata quella di un uomo, Giorgio Pisani, intervenuto a parlare della propria madre, Caterina Tufarelli, primo sindaco donna d’Italia nel piccolo paese di San Sosti, dove, fra le tante opere pubbliche, le si deve un orologio sul campanile della chiesa installato per permettere ai braccianti di far rispettare i propri orari di lavoro. Tutte e tre le storie, insieme a molte altre, sono contenute nel volume, cui hanno collaborato anche studenti con le loro ricerche, tese a rimettere insieme un passato sul quale porre fondamenta.

Giulia De Sensi

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