Lamezia: presentato “La storia di Maggese”, ultimo libro di Marco Cavaliere

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Lamezia Terme – Presentato ufficialmente l’ultimo libro del giovane lametino Marco Cavaliere dal titolo “La storia di maggese”, libro che per l’autore di altre numerose opere non è altro che il risultato di lunghi anni chiusi in un cassetto. La serata, all’interno del Chiostro Caffè Letterario, è stata presentata da Antonio Saffioti, vice presidente Fish Calabria, ed autore insieme a Cavaliere del libro ‘Chi ci capisce è bravo’. “L’uomo non ha paura di morire, ha soltanto paura di scoprire il motivo per cui è venuto al mondo”, sembra questo il leitmotiv del romanzo che poi è una storia formata da altre storie di Marco Cavaliere.

L’introduzione in parte letta al pubblico da Davide Curcio, uno dei primi lettori del libro, esplicita in modo essenziale la trama dello stesso. “Maggese è un libro atipico – legge Curcio – parla della morte dell’uomo, contiene pagine tristi, si muove lentamente e dura da oltre 50 anni, sono storie singole che sembrano ricorrenze, fa giri molto lunghi e poi torna indietro. È un libro fatto di vie strette, assai abitato. È come se fosse vivo”. Una narrazione a tratti divertente e mai noiosa, un romanzo che affronta gli aspetti più intimi dell’uomo e degli oltre 40 personaggi che diventano spesso amici del lettore.

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Un libro che Antonio Saffioti dice di aver letto di recente per rendere anche più fresca la presentazione, e che considera uno dei migliori lavori di Cavaliere finora. “Sono rimasto colpito dalla descrizione dei personaggi e della città – spiega Saffioti, dopo aver fatto gli onori di casa al Chiostro, progetto Caffè Letterario del quale fa parte – Si può dire che Lamezia Terme sta a Maggese come Maggese sta a Lamezia Terme?”. “Una città sul mare, nella quale ci sono molti parallelismi con Lamezia – racconta l’autore – ho iniziato a scrivere questo libro quando ancora studiavo e vivevo qui, dunque inevitabile il confronto, anche in merito a dettagli più profondi quale Dio. Una tradizione, la fede, che Cavaliere considera tipicamente di Lamezia e del Sud. “Maggese è un’accezione capovolta – prosegue ancora – ci sono molti aspetti che tristemente caratterizzano Lamezia che in Maggese sono punti sorprendentemente positivi”.

Ma cosa vorrà dire Maggese? L’autore riempie di senso il suo ultimo lavoro partendo dal riposo dei campi nel mese di maggio, fino ad alcuni nomi di personaggi. Inoltre compaiono simboli, resi visibili nella copertina curata da Luigi Giudice, fra cui una donna, una rosa, il mare. Infine, Maggese è un luogo costruito, in modo necessario, in un periodo particolare dell’autore. Nel libro, anche la disabilità trova il suo posto. “Alcuni personaggi sono caratterizzati da disabilità – spiega Cavaliere – c’è un neonato cieco, una ragazza muta, tutti hanno una disabilità interattiva, Antonio è stato per me un grande riferimento”.

Valeria D’Agostino

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