Lamezia, presentazione Codice Romano Carratelli il 19 dicembre: una mappa della Calabria nel '500

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Lamezia Terme - Si terrà Il 19 dicembre 2017 alle 17.30 presso l'Aula Magna del Liceo Scientifico "Galileo Galilei" di Lamezia Terme la presentezione per la prima volta in città il Codice Romano Carratelli grazie alla Delegazione di Catanzaro del FAI e del Liceo Scientifico. 

Un codice manoscritto cinquecentesco composto da 99 fogli acquerellati  in folio. Il codice verrà presentato dal suo proprietario, il prof. Domenico Romano Carratelli, presidente dell'Accademia dei Bibliofili Calabresi, e inquadrato storicamente dalla prof. Giovanna De Sensi Sestito, ordinaria di Storia Greca presso l'Università di Cosenza. Come ha scritto la prof. Saeli, "si tratta di uno splendido manoscritto cartaceo di fine ‘500 che rappresenta ed illustra il problema della difesa della zona costiera di Calabria Ultra attraverso la raffigurazione delle sue città fortificate, dei suoi castelli, delle sue torri e del suo territorio. In particolare vi vengono riportate le tipologie e le caratteristiche delle torri esistenti ed in costruzione individuando, altresì i luoghi ove era necessario la costruzione di nuove torri per le quali viene redatto il progetto ed indicata la possibile spesa. La rappresentazione delle torri è corredata da note illustrative minuziose e descrittive dei luoghi, dei posti, delle distanze, delle tipologie costruttive, dei costi, dei torrieri e dei cavallari oltre talvolta accenni ai Signori del posto, a chi ne aveva ordinato la costruzione nonché ai costruttori e quindi ricche di notizie assai utili agli studi per i necessari riscontri documentali.

Del Codice non si conosce, allo stato, il nome dell’autore: ma di esso molto si discute e sono state avanzate alcune ipotesi. Si può ragionevolmente pensare che l'opera, miracolosamente riapparsa dopo oltre quattrocento anni, sia rimasta ignota in quanto copia unica e secretata dal Governo Vicereale del Regno di Napoli per motivi di sicurezza.  Il Codice, e per esso i 99 acquerelli, sono una scoperta assoluta e suggestiva, quasi fotografica, di un tempo storico di cui non avevamo se non qualche raro ed occasionale disegno e rappresentano pertanto la più antica iconografia di cui può disporre la storiografia calabrese per il territorio costiero, e non solo, della Calabria Ultra".

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