Lamezia: presentazione “Il Barone Contro” di Raffaele Vescera il 5 agosto

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Lamezia Terme - Il 5 di agosto alle 19, sul corso Numistrano di Lamezia Terme sarà presentato il libro di Raffaele Vescera “Il Barone Contro”, con la presenza dell’autore, giornalista e scrittore pugliese. La presentazione è organizzata dal circolo territoriale di Unione Mediterranea “Michelina De Cesare” col suo coordinatore Francesco Antonio Cefalì e dalla sezione di Lamezia Terme di Italia Nostra col suo presidente Giuseppe Gigliotti. “La storia del barone di San Chirico, il colonnello don Felice Lombardo, fu avventurosa. Erede di una grande fortuna, mise in gioco il suo patrimonio tra tavoli verdi e boudoir. Fu liberale indomabile”. Ma le parole migliori per descrivere l’opera di Vescera le scrive Pino Aprile: “Se la grande letteratura siciliana ci tramanda storie di gattopardi e viceré che hanno accettato il cambiamento al fine di conservare i privilegi nobiliari, la vicenda dei baroni Lombardo di San Chirico appartiene all’aristocrazia illuminata napoletana che si è battuta contro il feudalesimo e per la trasformazione costituzionale della monarchia. Nobili che hanno messo in gioco la propria esistenza, rinunciando alle prerogative di ceto e pagando con l’esilio e la confisca del patrimonio, a volte con la stessa vita, l’aspirazione per il nuovo patto sociale che i tempi imponevano.

I baroni Lombardo di San Chirico, liberali per tre generazioni, vivono tutte le vicende rivoluzionarie del Regno di Napoli, dal 1799, al 1820, al 1848, fino all’Unità d’Italia. Unificazione che delude il loro iniziale entusiasmo poiché, anziché favorirne l’inclusione, il nuovo Stato Italiano tratta l’ex Regno delle Due Sicilie al pari di una colonia, emarginando i liberali e associando al potere i conservatori trasformisti. L’internamento nella fortezza piemontese di Fenestrelle di un discendente della famiglia Lombardo segna l’epilogo drammatico di questi avvenimenti. Don Felice è un uomo di passaggio, fra una direzione della Storia e un'altra; fra un passato che sarà poi vilipeso, denigrato e un futuro che si presenta grande, promettente e che deluderà in modo feroce; delude, in modo feroce, ancora oggi. Don Felice è una sintesi della tragedia dell'Unità malfatta del nostro Paese”. La convinzione degli organizzatori è che la conoscenza approfondita e reale del proprio passato storico aiuta molto un popolo a elaborare il suo presente e ancora di più il futuro attraverso la consapevolezza di se stesso. Il popolo del sud è un popolo in marcia verso la libertà, e non solo di pensiero.

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