Lamezia, ripercorsa storia Diocesi all’Uniter

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Lamezia Terme - Si è tenuta nel pomeriggio di ieri, 17 gennaio, presso la sede Uniter (Università della Terza Età) di Lamezia, presieduta dal professor Italo Leone, una conferenza a tema storico, tenuta dallo studioso lametino Massimo Iannicelli. Il tema della serata è stato “Il ruolo della Chiesa cattolica a Nicastro attraverso i suoi vescovi dal 1916 al 1968”. Iannicelli ha ripercorso mezzo secolo di storia religiosa e civile nella Diocesi di Nicastro che, a partire dal settembre del 1986, ha cambiato denominazione in Diocesi di Lamezia Terme sotto l’episcopato di Monsignor Vincenzo Rimedio.

L’excursus storico è iniziato con la rievocazione di Monsignor Eugenio Giambro che fu a capo della Chiesa locale per 38 anni e 9 mesi, stabilendo un vero e proprio record di longevità, seguito soltanto da Monsignor Giovanni Perrone (38 anni e 7 mesi), che dopo il sisma del 1638, che rase al suolo la città di Nicastro e il suo comprensorio, fece ricostruire a sue spese l’attuale Cattedrale dei SS. Pietro e Paolo nel periodo compreso tra il 1642 ed il 1675. Giambro viene ricordato per il suo carattere severo ed intransigente e soprattutto per aver avviato il rifacimento della facciata principale del Duomo e, cosa ancora più importante, per l’erezione della cupola ispirata a quella della Cattedrale di Berlino e progettata dal’ingegnere nicastrese Vincenzo Cuiuli, realizzata tra il 1936 ed il 1937 con tecniche d’avanguardia per l’epoca. Dopo Giambro è stata la volta di Monsignor Vincenzo Iacono che fu Vescovo di Nicastro dal 1955 al dicembre del 1960 allorquando, ritenutosi inadatto al governo della Diocesi, essendo egli portato più per lo studio e l’insegnamento teologico, rassegnò le dimissioni. A lui subentrò Monsignor Vittorio Moietta, proveniente dalla Diocesi di Casale Monferrato e nominato Vescovo direttamente dall’allora Pontefice San Giovanni XXIII. Il Vescovo piemontese portò in città una ventata di cambiamento improntato alla missionarietà e alla promozione civile e sociale. Fu proprio Monsignor Moietta, al quale lo stesso Iannicelli ha dedicato un film documentario poriettato il 15 novembre scorso, a dare l’input per la nascita di Lamezia Terme che vedrà la luce il 4 gennaio del 1968, esattamente cinque anni dopo la sua prematura morte per un male incurabile a soli cinquant’anni d’età.

La relazione si è conclusa con la rievocazione della figura di Monsignor Renato Luisi, colui che può essere definito il vero padre fondatore di Lamezia Terme. Tutto accadde nel 1967, quando in corso d’opera del Concilio Vaticano II, si paventò la necessità di riordinare le diocesi italiane riducendole in base al numero di cittadini. Nicastro allora poteva contare poco più di 30.000 abitanti e per questa ragione la sua diocesi rischiava di essere accorpata a quella di Catanzaro. Grazie alla sua personale amicizia con l’onorevole Aldo Moro che in gioventù fu suo alunno, Monsignor Luisi fece “riesumare” il Disegno di Legge presentato nell’ottobre del 1963 dal senatore Arturo Perugini, accantonato per la mancanza di alcuni fondamentali requisiti: l’impegno di spesa e l’assenso dei tre consigli comunali di Nicastro, Sambiase e Sant’Eufemia (quest’ultimo si pronunciò contrario). Fu così che per salvare la diocesi da sicura sopressione la Presidenza del Consiglio dei Ministri, attraverso una commissione interna, fece approvare dalla due Camere nel settembre del 1967 il disegno di legge di unificazione ratificato e reso esecutivo dal Presidente della Repubblica in data 4 gennaio 1968 ed entrato in vigore il 15 novembre successivo.

Attraverso questa rievocazione storica protrattasi nell’arco di cinquantadue anni, lo storico Iannicelli ha dimostrato quanto importante e determinante sia stato l’apporto della Chiesa cattolica nella vita sociale e civile dell’intero comprensorio lametino. Le sue ricerche storiche, durate oltre vent’anni, sono confluite nel 2017 nella pubblicazione del saggio «La Cattedrale di Nicastro dal 1638 ad oggi» il primo in assoluto su tale edificio sacro, e pubblicato dalla sua casa editrice omonima.

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