Lamezia: seconda giornata laboratorio residenziale sui perché della nostra società

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Lamezia Terme - “Si deve, si può. Ruolo delle minoranze etiche tra globale e locale”, questo il titolo del laboratorio residenziale che si svolge in questi giorni a Lamezia. Un corso rivolto a giovani per riflettere sul mondo, per chiedersi insieme dove si sta andando. A guidare i giovani partecipanti in questa riflessione vari relatori,  Goffredo Fofi, Giacomo Panizza, Domenico Chirico , Sara Honegger, Lorenzo Biagi, Piergiorgio Giacche, Mauro Boarelli, Beniamino De Liguori, Marino Ruzzenenti, Marco Gatto e Andrea Toma. Attraverso le relazioni degli esperti, i giovani, provenienti da tutta Italia, hanno cercato di comprendere i perché della nostra società. Un laboratorio promosso dalla comunità Progetto Sud e l'associazione Mago Merlino, all'interno del progetto Spring con Fondazione con Il Sud.

Gli argomenti trattati hanno spaziato dall'immigrazione alla questione ambientale, dalla corruzione alla scuola, dalla comunità alla globalizzazione, tutti temi che hanno aperto a interessanti dibatti in cui i partecipanti si sono cimentanti perché non solo si deve ma si può fare qualcosa per migliorare. La tre giorni ha aperto ad analisi dura verso la società a noi contemporanea, la cosiddetta società dei consumi, in cui  ormai noi tutti siamo diventanti consumatori insaziabili, ne ha parlato Piergiorgio Giacche, che ha poi aggiunto "questa situazione non è un destino ma un contesto, per uscire da questa società bisogna studiarla, bisogna pensare e pensare significa farsi delle domande". Goffredo Fofi ha detto ai giovani "bisogna resistere e per resistere bisogna spostare i limiti, bisogna resistere insieme". L'evento avrà un secondo tempo, 11-13 settembre, durante il quale i giovani saranno totalmente protagonisti, narreranno i propri territori e cercheranno di rispondere alla domanda "cosa possiamo fare?". Un laboratorio in cui l'incontro tra giovani e adulti diventa fruttuoso, dove si guarda alla realtà con positività e voglia di cambiare, lasciando da parte pregiudizi e rassegnazione.

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