Lamezia, studenti del “Campanella” all’ottava edizione della Fiera del Libro Calabrese

IMG-201605288.jpg

Lamezia Terme - I giovani studenti del liceo Campanella sono stati protagonisti dell’ottava edizione della Fiera del Libro Calabrese che si è conclusa ricordando Corrado Alvaro con due uomini del reggino: da un lato Arcangelo Badolati, giornalista, e dall’altra lo scrittore Gioacchino Criaco ormai famoso ovunque per aver scritto il best seller “Anime Nere” trasposto poi in un acclamato e pluripremiato film. I giovani studenti, infatti, hanno preso parte a tutti gli incontri dell’ottava edizione: dalla presentazione di “Io d’amore non Muoio” di Arcangelo Badolati, al ricordo di Saverio Strati con Giusy Straropoli Colafati fino a quello con Alvaro che ha chiuso la rassegna.

Ad introdurre la serata conclusiva, così come poi a concluderla, è stata la neo presidente dell’associazione Sinergie Culturali, la professoressa Carmela Dromì che ha voluto ricordare in quanti hanno creduto e sostenuto l’iniziativa giunta all’ottava edizione, con un pensiero sempre presente alla lungimiranza di don Natale Colafati che volle creare questa rassegna, unica in Calabria, coinvolgendo case editrici ed intellettuali. Successivamente ha preso la parola la professoressa Licia Di Salvo, componente dell’associazione che ha parlato di un Corrado Alvaro che parte e parla di San Luca per abbracciare poi il mediterraneo e l’Europa”. Un percorso, quello dell’attaccamento alle proprie origini quale tratto distintivo delle opere di Alvaro.

20160520_200217.jpg

“Nessuno riesce a scrivere meglio di Alvaro la situazione dei nostri piccoli paesi” dice poi badolati aggiungendo come “Alvaro racconta la Calabria povera. Un mondo che è scomparso ma non del tutto. Che sopravvive anche negli scritti di Criaco”. “Il pensiero di Alvaro   - aggiunge Badolati - è un pensiero attuale e forte. La Calabria va vista dalle parole degli uomini che la conoscono, a schiena dritta. Come Alvaro.
Non c’è dolore più grande – sottolinea poi Badolati ricordando  la condizione di migrante di Alvaro - che alzarsi la mattina, in un luogo diverso dal posto in cui si è nati. Alche l’azzurro del cielo, non sarà mai lo stesso azzurro della propria terra”. “Non vergognatevi di dire che siete calabresi, che siete della regione di Corrado Alvaro, anzi dite – conclude - che Corrado Alvaro era di San Luca”. Gioacchino Criaco, oltre a confermare all’ultimo che potrebbe realizzarsi nei prossimi due anni la serie televisiva tratta dal suo libro “Anime Nere”, ha sottolineato comele idee devono passare dagli intellettuali. La sincerità è svanita.
Alvaro era la grandissima persona che aveva il coraggio di chiedere dov'era il padre suo. Nella società conformista di oggi – spiega Criaco ricordando il celebre scrittore - Alvaro non avrebbe avuto vita facile. Lo odiavano perché lui spiegava le loro piaghe andava nell’angolo buio della società.
Ha contribuito a cambiare più l'Italia che la Calabria” Criaco per spiegare il retroterra di Alvaro ha aggiunto come esistano “regole che nascono con il popolo e che si costruiscono con il popolo”.
I giovani studenti del Campanella hanno partecipato a tutti gli incontri della Fiera del Libro calabrese nell’ambito del progetto Miur sull’alternanza scuola-lavoro che coinvolge tutti gli studenti italiani che frequentano il triennio della scuola media superiore. Un’esperienza formativa e partecipata che va quindi oltre le canoniche ore mattutine ma che coinvolge e arricchisce il curriculum dei ragazzi così come la partecipazione propositiva all’ottava edizione della Fiera del Libro calabrese.

© RIPRODUZIONE RISERVATA