Lamezia, Trame Festival: Il movimento dei lenzuoli dopo le stragi del 1992 secondo Alajmo

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Lamezia Terme, 24 giugno - “Un lenzuolo contro la mafia. Sono vent’anni e sembra domani! E’ un pensiero che molti di noi si saranno fatti ed è anche il titolo del libro che Roberto Alajmo, ha presentato a “Trame”. Dell’estate del 1992 sono rimaste nelle nostra memoria le lenzuola appese ai balconi delle loro case, dopo le stragi di Capaci e via D’Amelio. Lui lo racconta in modo originale e interessante in presa diretta. Cosa e quanto avvenne nei mesi successivi a quelle morti che hanno segnato il risveglio delle coscienze. A vent’anni di distanza, si legge, di quanti vollero gridare il loro “ora basta”. E il comitato dei lenzuoli, divenne il centro focale di un movimento, promotore del risveglio delle coscienze. Ecco la risposta del popolo delle lenzuola: rabbia, sgomento, desiderio di riscatto. E dopo? S’ interroga, l’autore. Cosa rimane dei lenzuolisti e dei loro sentimenti? Il libro è un reportage giornalistico, un diario, con opinioni a confronto di chi visse il movimento d’opinione della Palermo macchiata dal sangue. “Una cosa del genere avvenne per l’accoglienza ai militari che arrivarono a Palermo”  ha ricordato Enrico Colajanni, Libero Futuro, nel suo intervento, accanto al giornalista. “Una sorta di adozione dei militari che il popolo dei lenzuoli, invitò a mangiare a casa, perché loro piantonavano la città”. “Era un urlo disperato e provocatorio, non so quante volte si è visto un gesto del genere da un movimento, nato a caldo”.

di Maria Arcieri

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