Lamezia: Young at Art, tre giovani artisti lametini in mostra al Maca

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Lamezia Terme, 26 aprile - Sono tre giovani artisti, tutti e tre di Lamezia Terme ed in mostra ad Acri, presso il Maca (Museo Arte Contemporanea Acri) nell'ambito della rassegna che funge da esito al concorso Young at Art. Un'idea, quella del Young at Art che raggruppa dodici giovani artisti, finalizzato alla realizzazione di un’esposizione collettiva itinerante, in cui verranno presentate e promosse le opere degli artisti vincitori, che si svilupperà inizialmente al MACA (Museo Arte Contemporanea Acri) fino al 16 giugno. Successivamente le altre tappe prevedono una tappa il prossimo luglio, durante la Biennale d’Arte Contemporanea Magna Grecia di San Demetrio Corone (Cs) mentre l’ultima a Torino, nel mese di novembre, in concomitanza con la fiera d’arte contemporanea Artissima. Ad esse si affiancherà un’esposizione nel “museo virtuale” del sito www.mediocratitour.it, messo a disposizione dalla BCC Mediocrati.

Tre artisti lametini su dodici in concorso tra loro in una vera e propria sfida tra espressioni d'arte differenti. Si tratta del fotografo Domenico Mendicino, della pittrice Anna Capolupo e del giovane fotografo Gregorio Paone.

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Domenico Mendicino

Gli scatti di Domenico Mendicino, 34 anni,  trascendono la dimensione fotografica restituendo l’essenza scultorea e totemica naturale dei tronchi e dei rami degli alberi, che si trasformano in arterie, vene, capillari che trasportano la linfa del pianeta. Lo spettatore, immerso in un irreale silenzio materico ha l’impressione di cogliere la sensazione tattile delle cortecce rugose, di calpestare le foglie secche sparse nel sottobosco e di venire avvolto, insieme agli alberi stessi in una fitta nebbia che segna il passare del tempo e la caducità delle cose e delle loro singole esistenze. (http://www.domenicomendicino.it/)

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Anna Capolupo

Sulle tele do Anna Capolupo, 30 anni, si mescolano inchiostri, acrilici e gessi per dare vita ad appassionati studi sulla natura dello spazio. Le stanze, colme di oggetti di uso quotidiano apparentemente abbandonati, e gli scorci urbani e suburbani sono insiemi che restituiscono una sensazione di estremo realismo, trascendendo la somma delle loro singole parti: le forme geometriche dei palazzi austeri o dei dispenser di sapone liquido; le macchie cromatiche informali delle foglie autunnali degli alberi berlinesi o di una spugna appoggiata sul bordo di un lavandino. (http://annacapolupo.blogspot.it/)

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Gregorio Paone

L’arte fotografica di Gregorio Paone, 27 anni, riflette da vicino il suo percorso universitario. Si tratta di scatti estremamente comunicativi che in solo fermo-immagine dalla grande forza evocativa riescono a restituire scorci sociali significativi di realtà molto distanti l’una dall’altra. È l’acqua a fare da filo conduttore delle due opere in mostra. Gli schizzi generati dall’impeto delle onde che si schiantano contro la banchina, avvolgendo di un manto d’acqua un pescatore, si rispecchiano nelle fitte gocce di pioggia che cadono sulla medesima esistenza solitaria, incarnata in un altro corpo, in un’altra parte del mondo. (http://www.flickr.com/photos/gregpaone/)

 

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