Libri: le novità della prima settimana di luglio

libri.jpgLamezia Terme - Una storia mostruosa: 117 anni di abusi commessi, dal 1880 al 1997, ai danni di povera gente nel luogo in cui patologie fisiche e mentali si confondevano a quelle amministrative. Un grande patrimonio artistico-architettonico – quello del Convento e della Chiesa dei Cappuccini – relegato nell’oblio dal disinteresse istituzionale. È lo sfondo della “prigione degli inutili”, l’Umberto I di Cosenza, luogo oscuro dal quale la luce della verità a stento è filtrata. Oggi, grazie ad una ricerca di Matteo Dalena e Alessandra Carelli, con l’ausilio di testimonianze dirette e documenti inediti, la verità riprende forma attraverso il volume “Ricovero Umberto I. La prigione degli inutili” (Falco editore).

Il libro è stato presentato, alla presenza degli autori, giovedì scorso nella sala conferenze della casa editrice Falco (corso Telesio 59). Testimonianze inedite  sono state offerte da Tonino Napoli, ex amministratore dell’Umberto I. “Con l’apertura di questo Asilo veniva assicurato un ricovero agli sventurati storpi, ciechi e mutilati, che ingombravano le vie di questa città e che con dolore dovevamo osservare tutti i giorni stendendo la mano”, dice Salvatore Correa, promotore del Ricovero.

J'accuse Il dramma italiano dell'ennesima occasione mancata di Paolo Savona

Facendo seguito alla sua diagnosi delle eresie e degli esorcismi della politica economica italiana, pubblicata nel 2012 per gli stessi tipi, che ha raccolto molti consensi e ricevuto due riconoscimenti autorevoli, con questa nuova raccolta di scritti l’Autore traccia un quadro organico dei problemi urgenti che l’Italia deve affrontare al suo interno e in Europa. Egli muove tre J’accuse ai Governi che si sono succeduti dal 2008, data di inizio della crisi finanziaria mondiale: quella di aver trascurato di riaccendere il secondo importante motore della crescita italiana, le costruzioni, come hanno fatto gli Stati Uniti e la Germania; quella di considerare la crescita reale come il principale problema italiano, mentre lo è la spaccatura economica e politica tra il Nord e il Sud; quella di aver aumentato imposte e tasse per sanare la finanza pubblica, mentre le ha usate per accrescere la spesa pubblica primaria. Completano il quadro quattro lettere aperte destinate ai protagonisti della crisi – Juncker, Draghi, Visco, Padoan – già pubblicate e una nuova rivolta al Governo e alla Banca d’Italia, invitandoli a cambiare obbiettivi perseguiti e strumenti usati al fine di invertire la traiettoria verso il sottosviluppo del Paese.

Paolo Savona è professore emerito di Politica economica con una vasta esperienza operativa nel settore pubblico e privato. Maturato professionalmente al Servizio Studi della Banca d’Italia, ha una vasta esperienza pubblica come Ministro dell’industria, Segretario generale della Programmazione al Ministero del bilancio e direttore del Dipartimento per le politiche comunitarie a Palazzo Chigi. Ha presieduto o diretto banche e imprese di primaria importanza. Ha pubblicato numerosi scritti sui temi della moneta internazionale e della finanza derivata, del dualismo Nord-Sud, di geopolitica e di intelligence economica. Ha fondato e diretto la Collana “I momenti d’oro dell’economia” e guidato la Collana sulla vita e l’opera di Guido Carli. Con Rubbettino ha pubblicato numerosi lavori ultimo dei quali, nel 2014, in collaborazione con Giovanni Farese, su Il banchiere del mondo. Eugene Robert Black e l’ascesa della cultura dello sviluppo in Italia.

F. V.

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