Acu: Sharing economy, la Sessione Programmatica CNCU dal 22 alla cittadella

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Lamezia Terme - La XVI Sessione programmatica del Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli utenti (CNCU) si terrà, martedì 22 e mercoledì 23 novembre, nella sala "verde" della Cittadella regionale.

Sarà quest'anno la Calabria la regione ospitante della Sessione Programmatica CNCU-Regioni, dedicata al tema de “Il ruolo delle associazioni dei consumatori nell’economia collaborativa” ed intende affrontare, attraverso diversi tipi di approccio, ovvero giuridico, economico, sociologico, filosofico, la tematica dell’emergente economia collaborativa (scambi di casa, “taxi” privati, car sharing, home restaurant, banche del tempo ed altro ancora).

“L’economia collaborativa –afferma il presidente regionale Acu Sergio Tomaino - ha il merito di rispondere ad una domanda sociale di servizi finora rimasta insoddisfatta ed offre la possibilità di sfruttare capacità produttiva non utilizzata (case, tempo libero, competenze) grazie alle tecnologie di comunicazione”.

“Tale modello economico diviene una grande opportunità di lavoro che può contribuire alla crescita dell’economia nazionale, atteso che il fenomeno costituisce una realtà già significativa ed è destinato a svilupparsi in maniera sempre crescente negli anni a venire”.

L’appuntamento “Che è anche una grande opportunità per mostrare il volto buono delle Calabria –sostiene Sergio Tomaino” vede la partecipazione mediamente di più di 300 addetti ai lavori a livello nazionale, ed è di particolare importanza anche perché detta, di anno in anno, l’agenda programmatica e gli obiettivi in materia ed approva importanti documenti.

Il programma prevede l'introduzione ed i saluti istituzionali di Carmen Barbalace, Assessore regionale allo "Sviluppo economico" che ha raccolto la sfida organizzativa dell’evento; di Mario Oliverio, Presidente della Regione e di Antonio Gentile, Sottosegretario di Stato all'Economia e Presidente del CNCU. Chiuderà la sessione il Direttore Generale del Ministero dello Sviluppo Economico Granfranco Vecchio.

Si parlerà di "Il Consumo collaborativo", "Il nuovo ruolo delle amministrazioni nell'economia collaborativa", "La tutela del consumatore nell'economia collaborativa” e le relazioni saranno svolte da docenti universitari, economisti ed esperti della materia che si confronteranno con le Associazioni dei Consumatori a livello nazionale, con i rappresentanti del Governo, delle Regioni e con gli stakeolders. 

Assessore Barbalace: occorre tutelare prima i diritti degli utenti. Le regole sono necessarie

Articolato sui fronti aperti che la nuova economia collaborativa pone, caso Ubert ad esempio, il programma messo a punto da Ministero e Regione per il CNCU, inizierà con i saluti dei rappresentanti delle istituzioni territoriali coinvolte, del Presidente Mario Oliverio e del Sottosegretario Antonio Gentile, per concludersi il giorno dopo con la presentazione di un documento finale  da indirizzare al governo.

L’intervento conclusivo, affidato al Direttore generale del MISE, Gianfranco Vecchio, porrà in luce gli orientamenti regolatori su cui il Consiglio nazionale intenderà orientare gli interventi normativi delle assemblee legislative nazionali e regionali per rafforzare le tutele degli utenti nell’evoluzione di questa nuova forma di economia.

Per l’Assessore Barbalace “Le regole sono necessarie. I numeri indicano opportunità da non sottovalutare A partire dai nostri territori, la sfida è quella di tutelare i diritti degli utenti prima di tutto, attraverso regole condivise, e nello stesso tempo favorire le opportunità economiche e la modernizzazione che deriva da questa innovazione. L’economia collaborativa mette in discussione i rapporti consolidati tra economia e società ma rappresenta al contempo una sfida importante in cui è compito dei governi, regionali e nazionali, mettere a punto regole capaci di garantire gli utenti favorendo l’innovazione. Per comprendere quanto sia essenziale affrontare anche come pubblica amministrazione il ruolo dell’economia collaborativa, basta considerare due aspetti: che tra i settori della sharing economy, quelle cresciute di più sono quelle relative ai trasporti (il 18% delle piattaforme analizzate), servizi alle persone (16,6%), servizi alle imprese (8,7%), cultura (9,4%), e turismo (12%). Mediamente, gli utenti utilizzano le piattaforme sharing per l’83% via internet e per il 17% via “app”. 

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