Confagricoltura Calabria: incremento vini DOC e DOCG dal 19% al 41%

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Lamezia Terme - Si parla di riunire sotto un unico marchio DOC la produzione vinicola regionale nell'incontro ''Calabria Territorio di Vino'' indetto da Confagricoltura. Presenti Walter Placida, presidente Confagricoltura Catanzaro, Carmelo Salvino e Giacomo Giovinazzo dirigenti del dipartimento agricoltura regione Calabria, Palma Esposito, area economica Confagricoltura nazionale, Carlo Alberto Panot, consulente esperto denominazioni di origine. Le conclusioni al presidente di Confagricoltura Calabria Alberto Statti. “La Calabria è al sedicesimo posto nella classifica della produzione di vino - dichiara Statti - con una superficie coltivata a viti di 11.091 ettari. Nell'ultimo anno la produzione di vini DOC e DOCG si è incrementata passando dal 19% al 41%. Cresce anche la produzione dei vini bianchi. Ora occorre investire sui percorsi produttivi e su quelli di internazionalizzazione. Il progetto Calabria DOC consentirebbe un'offerta integrata dei nostri vini con ricadute importanti sull'economia locale”. Anche Placida sottolinea che l'avvenuta riscoperta di antichi vitigni andrebbe valorizzata con nuove proposte di mercato.

Salvino si sofferma invece sul ruolo dell'agricoltura e sulla necessità di fare un salto di qualità facendo un gioco di squadra fra i produttori che dovrebbero fare rete. “Puntiamo su questo nel PSR” dice. La Esposito, rispetto alle possibilità di crescita delle aziende dichiara: “lo scenario che si delinea è un cambiamento nel sistema dei diritti d'impianto e l'introduzione di autorizzazioni dal 1 gennaio 2016”. Secondo i dati riferiti cresce in Calabria il numero dei DOP, diminuisce quello degli IGT e nasce l'idea di accorpare le varie denominazione territoriali sotto un unico marchio, come già in altre regioni italiane come la Sicilia. Giovinazzo: “Abbiamo emanato una misura investimenti per l'acquisto di strumentazioni ed effettuato una misura riconversione e ristrutturazione vigneti. Entro il 2015 faremo un'ulteriore bando in riferimento al nuovo regime delle autorizzazioni. La sfida è quella di un nuovo sistema vitivinicolo regionale”.


Giulia De Sensi

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