Coronavirus, Unindustria: "Grave peggioramento economia Calabria"

mazzuca-unindustria-2019_7cfca.jpgCatanzaro  - Gli industriali calabresi auspicano il rilancio degli investimenti pubblici in infrastrutture e servizi per i territori "mettendo a sistema le risorse già programmate ed assegnate per definire, insieme al Governo, il percorso per traguardare l'apertura dei cantieri". E ancora, la costituzione di un sistema di incentivi automatici finalizzati all’acquisto di servizi per la digitalizzazione dei processi, l’innovazione tecnologica, strategica, organizzativa e commerciale in ottica Industria 4.0, per il finanziamento di progetti di sviluppo innovativo, investimenti nelle infrastrutture e tecnologie ICT, nel cloud computing e nei big data e nel rafforzamento delle competenze digitali dei lavoratori delle PMI regionali. Passando ai settori del turismo, cultura ed ambiente gli industriali auspicano la definizione di un progetto strategico per questa filiera fondamentale per lo sviluppo del territorio, con la costituzione di una cabina di regia dedicata che, già in questa fase, inizi a lavorare ad una campagna di comunicazione e marketing che valorizzi e rilanci pienamente la Calabria come meta turistica "four seasons". Lo rende noto il presidente di Unindustria Calabria che con i colleghi delle sedi territoriali delle Associazioni degli Industriali di Catanzaro (Aldo Ferrara), Cosenza (Fortunato Amarelli), Crotone (Mario Spanò), Vibo Valentia (Rocco Colacchio), Reggio Calabria (Domenico Vecchio) e di Ance Calabria (Giovan Battista Perciaccante) ha presentato alla governatrice un documento contenente "misure urgenti per il sostegno del sistema produttivo regionale connesse all’emergenza Covid-19". 

"L'Italia - spiega -  è stata colpita al cuore ed a farne le spese sono la salute dei cittadini e l'economia. Con la diffusione del virus COVID-19 abbiamo registrato uno shock congiunto di offerta e di domanda: al progressivo e necessario blocco di molte attività economiche sul territorio nazionale, è seguito un crollo della domanda di beni e servizi, sia dall’interno che dall’estero". Mazzuca commenta i dati presentati dal Centro Studi di Confindustria, secondo cui, se la fase acuta dell'epidemia finisse a maggio, avremmo una "caduta cumulata dei primi due trimestri del 2020 del Pil del -10%, con una successiva risalita lenta ed una stima del -6% per fine anno".

"Come ha avuto modo di dichiarare il nostro presidente Boccia - aggiunge Mazzuca che di Confindustria è anche il presidente del Comitato per la Coesione Territoriale - solo i prossimi mesi ci diranno se in queste ipotesi c'è realismo o eccessivo ottimismo". Per la Calabria, continua, "le previsioni sono decisamente peggiori. Stanno venendo al pettine i nodi strutturali, più volte evidenziati, ulteriormente ingarbugliati da uno stato di emergenza che sta mettendo tutti a dura prova. Alla crisi sanitaria, che sta facendo registrare l'azione eroica di chi sta combattendo sul campo e l'infinito dolore per chi non c'è più, fa il paio il peggioramento della situazione economica - sottolinea il presidente degli industriali calabresi - con implicazioni drammatiche. Che a farne maggiormente le spese sarebbero stati i territori in ritardo di sviluppo, con tassi di disoccupazione e di inattività alle stelle era purtroppo una previsione fin troppo facile. Proprio per queste ragioni occorre sostenere in maniera decisa, incisiva e tempestiva la gracile economia calabrese. Purtroppo, anche in un momento così grave, ci sono organismi, come le ASP provinciali, che con azioni amministrative del tutto incomprensibili rischiano di bloccare le attività delle imprese della sanità arrivando a non concedere la cessione di crediti certi liquidi ed esigibili, in relazione alle prestazioni già autorizzate e validate. Occorre un sovrappiù di senso di responsabilità. C’è bisogno di sostegno non di ostacoli".

 "Oggi  - spiega Mazzuca - l'intervento più urgente per tenere in vita le imprese è quello di garantire un sostegno alla liquidità che deve essere pronta, a tasso zero e con tempi di restituzione medio lunghi. In questo momento, oltre alle tante ed utili misure adottate, occorre mettere in condizione tutte le imprese di poter pagare i propri lavoratori ed i fornitori. In caso contrario, lo scenario socio economico subirà effetti devastanti. L’altro elemento fondamentale - aggiunge Mazzuca - sarà garantire il flusso dei pagamenti per i crediti vantati dal sistema delle imprese nei confronti della Pubblica Amministrazione, a partire da quelle che svolgono servizi essenziali per la collettività. Offrire sostegno alle imprese significa agire in positivo per garantire il lavoro di milioni di persone sostenendo le rispettive famiglie".

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