Rapporto Banca d'Italia: "In Calabria economia ancora fragile, ripresa in turismo ed esportazioni"

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Catanzaro - "Dal 2015 è il quarto anno di seguito in cui parliamo di un timida, incerta ripresa, che sta portando avanti l'economia della Calabria e che ha delle caratteristiche di rallentamento alla fine dell'anno, tali da non consentire di recuperare il terreno perso durante la crisi o a colmare i divari di questa regione rispetto ad altre parti del Paese, sembra quasi un altro Paese". Ad affermarlo è Sergio Magarelli, direttore della filiale calabrese della Banca d'Italia nel corso della presentazione del rapporto sull'Economia calabrese.

"Ci sono punti di forza, in parte dell'economia italiana - spiega - primi tra tutti le esportazioni e il turismo, che nell'ambito dei servizi è il segmento che tira di più, un fiore occhiello. Migliorano anche le imprese e la qualità del credito. Possiamo dire che questa regione paga lo scotto di una scarsa produttività, che si paga soprattutto in termini di disoccupazione giovanile e delle donne. Si tratta di due grandi risorse che devono essere valorizzate. Il governatore della Banca d'Italia ha indicato delle direttrici: scuole e infrastrutture, che possono avere un peso determinate anche per lo sviluppo della Calabria". Il quadro generale dell'economia calabrese del 2018, dunque, segna una crescita seppur di grado inferiore rispetto all'anno precedente. Il calo secondo Banca D'Italia ha riguardato sia i consumi che gli investimenti e si è esteso anche al mondo del lavoro.

Complessivamente, la ripresa ciclica in atto dal 2015 rimane modesta e insufficiente a colmare i divari economici rispetto al resto del Paese. Per quanto riguarda le imprese, secondo la Banca d'Italia "il valore aggiunto dell'agricoltura è rimasto sostanzialmente stabile rispetto al 2017. Questo settore si caratterizza - si legge nel rapporto - ancora per una bassa produttività e per una ridotta spesa per investimenti pur in presenza di un rilevante sostegno pubblico. La produzione dell'industria regionale ha continuato a espandersi, ma in misura meno intensa rispetto all'anno precedente. Nelle costruzioni - prosegue il rapporto dell'istituto - la congiuntura rimane fiacca, frenata da un mercato immobiliare poco vivace e dai basi livelli di investimento delle amministrazioni pubbliche. Nel servizi, l'attività è cresciuta, soprattutto tra le aziende di maggiori dimensioni. Prosegue in particolare l'espansione del comparto turistico, grazie al perdurante incremento delle presenze straniere".

La Banca d'Italia evidenzia poi che "la redditività aziendale si è mantenuta su livelli elevato nel confronto con gli anni di crisi. L'ampia disponibilità di liquidità da parte delle imprese sane, associata a un'offerta di credito che rimane selettiva rispetto al rischio dei prenditori, ha condizionato la dinamica dei prestiti bancari al settore produttivo, che ha mostrato una flessione sul finire dell'anno. In un'ottica di più lungo periodo - sostiene l'istituto - il mercato creditizio risulta oggi meno dinamico rispetto agli inizi della crisi: in particolare, il numero complessivo dei rapporti di credito si è ridotto, così come la loro dimensione media". 

Occupazione

Il rapporto evidenzia che "nel 2018 l'occupazione in regione è cresciuta, anche se la crescita si è concentrata nei mesi primaverili ed estivi e continua a provenire in prevalenza dalla componente degli autonomi. Il miglioramento delle condizioni del mercato di lavoro ha influito positivamente sul potere d'acquisto delle famiglie, però nonostante la ripresa dei redditi la Calabria continua a caratterizzarsi per livelli di povertà e diseguaglianza elevati".

Credito

Con riferimento al mercato del credito, nel 2018 - aggiunge l'istituto - "è proseguito il processo di razionalizzazione della rete territoriale degli intermediari e di rafforzamento dei canali telematici per l'accesso ai servizi bancari. La diffusione di canali distributivi digitali ha favorito una maggiore diversificazione dei sistemi di pagamento, ma l'utilizzo del contante resta comunque più ampio in regione che nel resto del Paese. La crescita dei prestiti sul settore privato non finanziario - prosegue Bankitalia - si è indebolita, in particolare sul finire dell'anno, mentre si e' rafforzata l'espansione dei depositi bancari. La qualità del credito e' ancora migliorata, specie per le imprese. Il costo del credito è diminuito ulteriormente, tuttavia per le imprese rimane nettamente superiore rispetto al resto del Paese, soprattutto per i finanziamenti a breve termine". Infine, secondo la Banca d'Italia, "l'attività degli enti territoriali calabresi rimane condizionata dalla loro difficile situazione economico finanziaria, derivante da una pesante situazione debitoria e da diffusi disavanzi di bilancio".

Porto Gioia Tauro

"In un contesto di crescita dei volumi movimentati dai principali porti di transhipment del Mediterraneo, il porto di Gioia Tauro ha segnato un nuovo calo". Lo scrive la filiale di Catanzaro della Banca d'Italia nell'annuale rapporto sull'economia della Calabria nel 2018. "Secondo i dati dell'autorita' portuale - prosegue Bankitalia - il traffico di container è diminuito del 4,9% rispetto al 2017. L'andamento negativo si è intensificato nel primo trimestre del 2019. Sul futuro del porto potrebbe influire la conclusione, nei primi mesi dell'anno in corso, del negoziato per la cessione al gruppo Msc del controllo completo della “Medcenter Container Terminal Spa”, concessionaria del terminal container. Con riguardo invece alla diversificazione delle attività nell'area - conclude l'istituto - prosegue a rilento l'avvio dell'operatività della Zona economica speciale".

Turismo

Anche nel 2018 il comparto turistico si è confermato tra i più dinamici in Calabria. E' quanto emerge dal rapporto di Bankitalia su "L'economia della Calabria" presentato a Catanzaro. Lo scorso anno sono cresciute del 2,7 per cento le presenze di turisti nelle strutture ricettive e l'andamento si e' rivelato particolarmente favorevole per i turisti stranieri, la cui quota sul totale e' salita al 23 per cento. Secondo la rilevazione della Banca d'Italia sul turismo internazionale, è cresciuta anche la spesa dei visitatori stranieri in regione. Il numero di passeggeri negli aeroporti calabresi è lievitato del 9,3 per cento. In linea con la tendenza in atto negli ultimi anni, legata ai maggiori arrivi di turisti stranieri, l'aumento è stato più intenso per i voli internazionali". "Dopo il brusco calo del 2017 - è detto nel rapporto - sono tornati a crescere anche i passeggeri nazionali. Vi ha contribuito la riapertura, nel corso dell'estate 2018, dell'aeroporto di Crotone. Continua invece la contrazione nello scalo di Reggio Calabria". 

Export

E' proseguita anche nel 2018 la fase di espansione dell'export delle aziende calabresi, che ha segnato un + 15,9 per cento a prezzi correnti. Un dato, secondo quanto analizzato dal rapporto Bankitalia "L'economia della Calabria", che rafforza il trend positivo in atto da quattro anni. "La dinamica favorevole - è scritto nel report - ha interessato tutti i principali settori di specializzazione regionale. Con riferimento alle aree di destinazione, l'export verso i paesi Ue, che rappresenta poco meno della meta' del totale, e' ulteriormente cresciuto; tra i paesi extra Ue, hanno registrato un aumento le vendite verso i paesi dell'Europa centro-orientale e quelle verso il Giappone, che rappresenta il principale mercato di riferimento per l'Asia. Nel complesso rispetto al 2014 le esportazioni calabresi sono aumentate a prezzi correnti di circa il 67 per cento". In rapporto al Pil regionale, l'incidenza delle esportazioni nel 2018 è cresciuta all'1,6 per cento, permanendo ancora su livelli estremamente bassi nel panorama nazionale.

Bruno Mirante

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