A Lamezia il primo Corso di 'Dementia Care Mapping' nella sede dell’Associazione nazionale strutture terza età

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Lamezia Terme - Dal 21 al 24 gennaio nella sede dell’Anaste (Associazione nazionale strutture terza età) Calabria a Lamezia Terme, si terrà il primo Corso di Dementia Care Mapping (DCMTM), un innovativo strumento di valutazione della relazione tra persona con demenza e operatore sanitario per la realizzazione di cure centrate sulla persona nelle strutture residenziali. Il Corso è stato organizzato dalla dottoressa Alba Malara, responsabile scientifico della Fondazione ANASTE-Humanitas, in collaborazione con l’Università di Bradford che ha  fornito il trainer, la dottoressa Lindsey Collins, esperta affermata nello sviluppo e nella formazione sulla cura della demenza e consulente senior del Center for Applied Dementia Studies di Bradford per il Dementia care Mapping. Il corso è rivolto a 15 professionisti tra geriatri, psicologi, infermieri, operatori socio-sanitari ed educatori professionali,  provenienti dal Centro Residenziale “San Domenico”  e Casa Protetta “Madonna del Rosario” di Lamezia Terme, RSA “Villa Elisabetta” di Cortale, RSA “Casa Amica” di Fossato Serralta, Casa di Riposo “Villa Marinella” di Amantea, RSA “La Quiete” di Cosenza e Casa Protetta “Villa Azzurra” di Roseto Capo Spulico, saranno i primi Mapper di DCM ad essere formati in Calabria  e potranno  utilizzare  il DCMTM all’interno delle proprie strutture residenziali  per  implementare  la cura della demenza centrata sulla persona e la sua applicazione pratica per monitorare la qualità delle cure fornite e la qualità della vita delle persone con demenza. 

“Si tratta di una vera innovazione culturale nell’assistenza alle persone con demenza - afferma la dottoressa Malara - una sfida impegnativa ed entusiasmante  per tutto lo staff assistenziale delle strutture residenziali  che applicheranno questa metodica,  perché implica una cambio di prospettiva sia nella coscienza di ciascun professionista che nella qualità dell’assistenza. Accanto ai tradizionali indicatori di qualità assistenziale si profilano nuovi e imperativi indicatori quali il benessere, la funzione, la relazione e la comunicazione. Nonostante le attuali difficoltà del nostro settore, Noi siamo pronti al cambiamento convinti, a discapito di tutto, che tanto ancora si possa e si debba fare per qualificare l’assistenza alle persone con demenza”.

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