Conflenti - Una Mostra di strumenti musicali popolari sarà allestita, nella sala consiliare del comune di Conflenti, dal 26 al 30 luglio. L’evento, organizzato da Il Cerchio - Associazione per lo Studio e la Divulgazione della Musica in Calabria che rientra nella kermesse “Felici&Conflenti" III edizione, sarà inaugurato il 26 luglio alle 15 mentre la mostra potrà essere visitata tutti i giorni dalle 16 alle 20. In collaborazione con l’associazione linea Jonica e Rivìentu, ritorna così l’estate di “Felici&Conflenti” che animerà le vie del paese del Reventino con una serie di appuntamenti sulla cultura musicale calabrese. Danzatori, musicisti, ricercatori, artisti e portatori della tradizione si ritroveranno nella cornice del centro storico di Conflenti per condividere e riscoprire suoni dal fascino antico. La mostra, che nasce da una ricerca sugli strumenti musicali popolari, mira soprattutto ad approfondire la conoscenza dello strumentario minore. La ricerca, curata da Vincenzo La Vena in collaborazione con i professori Febo Guizzi (organologo) e Ottavio Cavalcanti (docente di Storia delle Tradizioni Popolari all’Università della Calabria), è stata realizzata tra il 1986 e il 1992 nel territorio di Terranova da Sibari e, per l’occasione, esportata a Conflenti.
“Il punto d’arrivo di questa indagine - spiega La Vena - fu l’esposizione, ampliata e completamente riordinata, allestita dal 9 al 15 agosto 1991 a Rossano (CS)… . Con il sostegno dell’Amministrazione comunale di Rossano fu possibile stampare un manifesto e la mostra ebbe un buon afflusso di visitatori. Il buon esito della manifestazione fu possibile anche grazie all’impegno organizzativo dell’Associazione “Il Cerchio”, costituitasi nel 1990 proprio con lo scopo di valorizzare le tradizioni musicali locali e calabresi in genere”. Nel 1996 fu anche pubblicato il volume di Vincenzo La Vena, Strumenti giocattolo e strumenti da suono a Terranova da Sibari (Soveria Mannelli, Rubbettino), contenente il catalogo degli strumenti raccolti. L’Associazione “Il Cerchio” dedica questa mostra alla memoria di Febo Guizzi, il cui contributo spiegano “è stato essenziale per comprendere la rete di relazioni che avvolge gli strumenti e che non può essere ignorata se si vuole andare al di là della semplice esistenza materiale delle sorgenti sonore”.
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