La fiaba, il racconto e i territori: dal 6 all’8 ottobre a Belmonte Calabro “Rifugi d'aria_Border”

border.jpg

Belmonte Calabro (Cosenza) - Al via la II edizione di rifugi d'aria_Border, festa di comunità che dal 6 all'8 ottobre indagherà il tema dell'oralità che diventa fiaba e racconto, in diversi luoghi del borgo di Belmonte Calabro. Il progetto promosso da Ex Convento, con la direzione artistica di Paola Scialis e Stefano Cuzzocrea, rinnova la propria riflessione sul fare cultura ai margini, declinandola in questa tre giorni in una programmazione eterogenea ma fortemente coesa intorno al tema scelto da sviluppare: l’importanza della narrazione come detentrice di saperi, tradizioni e memoria e allo stesso tempo come pratica comunitaria di costruzione culturale e sociale. Lo scambio sempre orizzontale di pensiero, gli intrecci di buone pratiche e l'approccio artistico multidisciplinare, faranno da linea guida ad una tre giorni di musica, teatro, visioni, laboratori, talk.

L’apertura ufficiale della II edizione è fissata venerdì 6 ottobre con un Laboratorio di idee, filosofia e fiaba per bambini, a cura di Francesco Santuosso e Raffaella Zecchino, che si terrà dalle 15:30 alle 19 presso la Biblioteca Comunale di Belmonte Calabro, in provincia di Cosenza. L’obiettivo sarà quello di diffondere, anche in contesti dove l’insegnamento della filosofia non è previsto, pratiche che consentano di sperimentare la filosofia come sospensione e rivisitazione del quotidiano, aiutando anche i più piccoli a elaborare domande sulla complessità del mondo.

Alle 19.30, presso l'Albergo Diffuso EcoBelmonte, Le fiabe familiari: Pollicino, della Piccola Compagnia Palazzo Tavoli. Un primo studio, di un più ampio progetto sulle fiabe familiari, che utilizzando differenti tecniche del teatro di figura e gli interventi artistici dell’illustratore Gianluca Gallo, esplora il mondo delle fiabe conducendo gli spettatori a perdersi nel bosco per elaborare il male, la paura e il prodigioso equilibrio tra scoperta e riscoperta. A seguire alle 21:30 la proiezione del documentario Magna Graecia / Europa Impari di Anita Lamanna, Erwan Kerzanet. Un ritratto del sud Europa in tempi di recessione economica, culturale e sociale, ispirato a Conversazione in Sicilia di Elio Vittorini. Dalla Calabria, cinque conversazioni-quadri  che interrogano gli argomenti più cruciali della nostra società: le donne, l’immigrazione, il razzismo la sicurezza, la giustizia, lungo storie di resistenza e dignità che testimoniano la complessità della nostra epoca.

Il 7 ottobre proseguirà il Laboratorio di idee, filosofia e fiaba per bambini. In chiusura alle 22:30 presso l’Ex Convento di Belmonte Calabro il set di Cesare Basile, cantautore catanese che porterà i presenti lungo il suo ultimo viaggio musicale U FUJUTU SU NESCI CHI FA? , un mantra mediterraneo fatto di blues e di musica africana, che racconta di oppressioni, poteri marci e libertà da riconquistare. E' un canto dell'anima buia e profonda che esprime la voglia di raccontare e di essere raccontato: come se le canzoni fossero preesistenti al momento in cui Basile è stato da loro trovato, nella sua veste di cantore dei "crocicchi" dell'anima scura e delle storie disperate in perenne ricerca del loro racconto.

Domenica 8 ottobre, alle 10:00 presso l’ex convento si terrà un tavolo di lavoro sul tema cultura e territori; con interventi e relazioni di agostino Riitano project manager-innovatore culturale -  Fabio Vincenzi direttore TAU Unical  - Dario Natale attore-operatore culturale Tip lamezia terme - Daniel Kemeny scultore Francesca D'Ippolito – organizzatrice teatrale e membro del direttivo C.Re.S.Co– Ippolito Chiarello  - attore, Nasca Teatri di Terra. Dalle ore 15.00 spazio a Teodor Borisov, allievo della grande scuola bulgara, all’avanguardia in Europa, che attraverso Storie e Meraviglie porterà il suo racconto poetico e immaginifico attraverso il teatro di figura e le marionette e in chiusura Il cerchio di fiabe: “i grandi” raccontano.  Si racconteranno fiabe per cercare di salvarci e salvare l'oralità: un progetto che vuole aggregare la comunità intorno al racconto, qui declinato verso la reciprocità dell'ascolto e del pluralismo di voci.

© RIPRODUZIONE RISERVATA